Pescantina, il movimento di Matteo Gasparato chiede apertamente il commissariamento del Comune dopo la crisi aperta dal sindaco Davide Quarella in rottura con la propria maggioranza. Sottolinea Simone Aliprandi, responsabile di Pescantina Domani: «Il Comune di Pescantina come tutti i Comuni possiede due organi per “governare”, la Giunta Comunale nominata direttamente dal Sindaco e il Consiglio Comunale formato dagli eletti delle varie liste nell’ultima tornata elettorale. “In questo momento, entrambi gli organi sono “sospesi” per motivi differenti ma la sostanza è che il paese è completamente fermo.
Il Sindaco ha azzerato la Giunta Comunale circa una settimana fa ed al momento non ha fatto nessuna nuova nomina con la conseguenza che molti atti di competenza congiunta Sindaco-Giunta (citiamo ad esempio la mancata delibera del programma che la Commissione Pari Opportunità aveva preparato non ha potuto essere approvata) sono fermi e alcuni probabilmente irrecuperabili. Tutto questo per giochi di alleanze e di potere in previsione della futura tornata elettorale.
Inoltre, il Consiglio Comunale formalmente è attivo ma nella sostanza il Sindaco non ha avuto negli ultimi mesi una maggioranza tale da poter amministrare (prova ne è la bocciatura totale delle proposte di delibera della seduta dello scorso 28.09.23)».
Pescantina Domani, parlare di unità del Centrodestra ora è inutile
Sino a quando questo stallo e come potrebbe risolversi?
« Si era ventilata l’ipotesi – risponde Aliprandi – di una mozione di sfiducia che era stata anche condivisa prima dell’ultimo Consiglio Comunale per poi non prenderla più in considerazione. Gli esponenti di Fratelli D’Italia e di Forza Italia che si definiscono all’opposizione per quanto tempo ancora manterranno questa posizione esclusivamente di “facciata”?
Noi chiediamo a gran voce che si esca da questa impasse e che per il bene del territorio si faccia definitivamente chiarezza: chi vuole sostenere ancora questo Sindaco lo dichiari apertamente e permetta alla maggioranza di amministrare, in alternativa si chiuda questo ciclo permettendo ad un commissario prefettizio di traghettare il paese fino alle prossime elezioni».
Conclude il responsabile di Pescantina Domani: «Parlare di unità del Centrodestra fino al momento in cui non si arriverà, e se si arriverà, ad un chiarimento sulla attuale situazione è praticamente impraticabile. Facciamo piazza pulita e sediamoci attorno ad un tavolo per il bene del paese».