Oggi è stata la giornata del Medico e dell’Odontoiatra, organizzata dall’Ordine degli Medici e degli Odontoiatri di Verona all’auditorium della Gran Guardia. Come ogni anno il momento clou della mattinata, che è stata anche accompagnata dalla musica di una band di soli medici, è stato il Giuramento di Ippocrate dei neo laureati e la premiazione dei medici che hanno compiuto i 50 anni dalla laurea. Vecchi e giovani nel segno della continuità di una categoria al servizio della società, pur tra le criticità che stanno emergendo ogni giorno e che sono state illustrate nella sua relazione dal presidente dell’Ordine dei Medici di Verona Carlo Rugiu, toccando i principali temi che riguardano camici bianchi e la sanità.
Primo fra tutti il problema della mancanza di medici. L’Italia con 4,1 medici ogni mille abitanti è sopra la media degli altri paesi Ocse. Ma sono le disfunzioni del sistema che ne evidenziano la carenza. A cominciare dalla mancanza del personale infermieristico, che costringe gli specializzandi a svolgere mansioni che non sono propriamente mediche e che li distolgono dal loro lavoro. E poi c’è il problema della scuole di specializzazione, molte delle quali rimangono sotto organico.
Per quel che riguarda invece il numero chiuso a Medicina, Rugiu osserva che va mantenuto, però rivendendo la programmazione, come per esempio è stato fatto all’Università di Verona che ha aumentato progressivamente gli accessi. Resta però sulla sfondo, problema dei problemi, l’inadeguatezza delle risorse destinate alla sanità, che anche nell’ultima legge di Bilancio sono solo 3 miliardi in più rispetto al 2023. Ne servirebbero molti di più se vogliamo garantire il sistema universalista.
Medici e anche odontoiatri
Elena Boscagin, presidente della Commissione dell’Albo degli Odontoiatri ha illustrato il lavoro che ha portato avanti in questi anni e che ha permesso di raggiungere importanti traguardi, come il prolungamento della laurea in odontoiatria fino a 6 anni, il traguardo che permette a chi è laureato in medicina e in odontoiatria di iscriversi ad entrambi gli Albi, l’a possibilitàper odontoiatri alla carriera clinica negli ospedali e l’estensione del campo di competenza odontoiatrico nella medicina estetica.
«Questi obiettivi – ha osservato Elena Boscagin- sono tappe di un percorso, frutto di una sinergia tra le forze politiche, sindacali e professionali, che mirano a dare pieno valore alla professionalità e ad una virtù ontologica e deontologica. Questa sinergia ci permette di guardare nella stessa direzione, di essere soddisfatti dei traguardi raggiunti e di guardare con fiducia ad un futuro dove merito, responsabilità, valore e professionalità siano le colonne portanti di ogni persona che dedica la vita alla salute e al benessere del prossimo».