(di Gianni Schicchi) Un nuovo appuntamento con la musica de I Virtuosi Italiani – in programma per domani, giovedì 23 novembre nello spazio di San Pietro in monastero – vedrà schierata l’orchestra veronese sotto la direzione del polacco Andrezej Kosendiak con l’intervento solistico del giovane violinista Paolo Tagliamento. Il concerto è intitolato “Sturm und Drang” per rievocare quel movimento culturale e filosofico della seconda metà del Settecento che ha evocato le espressioni della natura, in parallelo con quelle dell’animo.
Il termine significa letteralmente “tempesta e impeto”, ovvero le espressioni più estreme, violente e drammatiche di una esplorazione dell’animo umano attraverso grandi contrasti di emozioni. In musica questo stile è diventato molto popolare attorno al 1770, quando si affermò la prassi di comporre in modo minore, con ritmi sincopati, che rendono l’ansia, l’affanno e i grandi contrasti per dipingere la drammaticità dell’atmosfera.
In programma la Sinfonia per archi in si minore Wq 182/5 di Carl Philipp Emanuel Bach, la Sinfonia in fa minore n. 49 “La Passione” di Franz Joseph Haydn e il Concerto per violino n. 5 in la maggiore K 219 di Wolfgang Amadeus Mozart. Andrzej Kosendiak è un pioniere nell’esecuzione di musica antica con strumenti storici, particolarmente votato alla musica antica e alle esecuzioni storicamente informate.
Ể anche autore di numerose trascrizioni di opere seicentesche per le quali è stato più volte premiato. Stella della serata sarà il giovane violinista Paolo Tagliamento, un vero talento di grande successo e primo premio al Concorso internazionale Lipizier di Gorizia, unico vincitore italiano nella storia del concorso dal 1982.
Ể un ventiseienne di Conegliano che ha scelto di suonare il violino a sette anni, strumento col quale si è diplomato al Conservatorio Verdi di Milano a sedici. Si è perfezionato con molte istituzioni, a Treviso, Bolzano, Siena, Cremona, Stoccarda, Madrid, in Israele.
Fra i suoi più noti insegnanti: Giovanni Angeleri, Ilya Grubert, Pavel Berman, Salvatore Accardo, Marta Gulyas, Igor Petrushevski. In pochi anni ha ottenuto primi premi conseguiti in famosi concorsi: a Trieste, Vittorio Veneto, Fermo, Milano, Madrid, Attualmente suona un violino Pietro Rogeri (1701) della Fondazione Pro Canale di Milano.
Sarà alle prese con l’ultimo concerto per violino di Mozart, dove lo strumento solistico viene trattato per valorizzarne tutte quelle possibilità, che la tecnica dell’epoca metteva a disposizione dell’esecutore, senza dimenticare che Mozart stesso era un violinista provetto.