Il presidente del Veneto, Luca Zaia, denuncia la mancanza di medici e chiede l’abolizione numero chiuso a Medicina in occasione della presentazione del bilancio sanitario regionale del 2023 avvenuta stamattina a Venezia. Era accompagnato dall’assessore alla Sanità ed ai Servizi Sociali Emanuela Lanzarin.
Un bilancio particolarmente importante, non solo per l’impatto sociale e sulla vita di tutti i cittadini, ma perchè rappresenta l’80% dell’intero bilancio della Regione Veneto, essendo la sanità la principale competenza regionale.
“La sanità regionale corre, ha aumentato la sua produttività, assume ma non riesce a trovare medici: ne mancano 50 mila in Italia, oltre 3 mila nel nostro territorio” ha detto Zaia. Ed è anche tornato ad affermare che il numero chiuso a Medicina va abolito perché è la causa prima della mancanza di medici.
Zaia. Mancano medici e infermieri
“Non ha alcun senso – ha aggiunto- pretendere di giudicare se uno sarà un bravo chirurgo con delle domande assurde fatte a 18 anni!”
C’è una inedita convergenza sull’argomento con il suo collega governatore della Campania Vincenzo De Luca, però lui di sinistra, notoriamente e ferocemente contrario al test d’ingresso a Medicina.
Zaia fornisce i numeri della sanità in Veneto
“Dal 2019 a oggi, i professionisti sono aumentati di 4.101 unità: si è assunto,- ha continuato- ma non riusciamo ad assumere di più dove vorremmo. Abbiamo perso 170 medici rispetto al 2019, perché non riusciamo ad assumerli, e incrementato gli infermieri di quasi 2.000 unità”.
In Veneto gli operatori della sanità ospedalierasono 59.840 “e nonostante il deficit del personale ha prodotto di più rispetto all’anno precedente”. E ha ringraziato medici, infermieri, Oss e tutti gli operativi.
Nel 2023 sono state ricoverate negli ospedali del Veneto 640 mila persone; gli interventi chirurgici sono stati circa 500 mila e 10 milioni gli interventi di specialistica ambulatoriale con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Il Suem ha ricevuto 845 mila chiamate.