680 trapianti da donatore morto, il 30% in più rispetto al 2023. 752 trapianti da donatore vivente, soprattutto di fegato e rene, il 24% in più rispetto all’anno precedente sono un record per la sanità veneta. Non ne sono mai stati fatti tanti nella storia. E’ quanto emerge dal Report annuale sui trapianti nella Regione. Un dato positivo in un contesto di grandi difficoltà per il servizio sanitario che premia da un lato la grande professionalità dei nostri chirurghi e dall’altro la generosità dei Veneti, tra i quali il rifiuto alla donazione degli organi pesa per il 19%, quando la media italiana e del 31,5%.
Zaia, parlando alla presentazione del Report prevede che non appena saranno resi notifiche i dati delle altre regioni il Veneto sarà sicuramente tra quelle che hanno più trapianti e donazioni. Ed ha elogiato “la generosità e la consapevolezza dei donatori” e “lo straordinario lavoro di sensibilizzazione portato avanti da un volontariato numeroso, attivo, entusiasta”.
L’assessore alla Sanità Lanzarin ha osservato che senza “un sistema sanitario tecnicamente eccellente, organizzato al meglio, composto da sanitari e da team che si mettono a disposizione 24 ore su 24, 365 giorni all’anno” non si sarebbero potuti conseguire questi risultati eccezionali.
Nel 2023 le donazioni effettive, cioè quelle cui è conseguito un trapianto sono state 226 , contro le 177 del 2022 (+27,7%).
Trapianti a cuore fermo
Le donazioni a cuore fermo valutate sono state 35 contro le 14 del 2022.Da queste solo una non è stata utilizzata. L’aumento delle donazioni a cuore fermo ha permesso di aumentare il numero dei trapianti di oltre il 300%.
In Veneto è anche stato realizzato il primo trapianto di cuore da donatore a cuore fermo d’Italia e nel corso dell’anno ne sono stati effettuati altri 4.
Assieme alle donazioni d’organo aumentano anche quelle dei tessuti e di midollo cui nel solo 2023 si sono resi formalmente disponibili inserendo il proprio nome nell’apposito elenco 5670 potenziali donatori con un aumento del 16%. Nel 2023 sono stati eseguiti 107 trapianti di midollo con un aumento dell’11,5% rispetto all’anno precedente.