La decisione del Comune di Bologna di applicare il limite di velocità dei 30 km/h  in tutto il territorio urbano ha dato il via a un grande dibattito sul tema che è arrivato anche a Verona. Stefano Valdegamberi, consigliere regionale, osserva che con una situazione dell’aria critica come quella che abbiamo a Verona, in allerta rossa da ieri, il limite di velocità a 30 km/h aumenta l’inquinamento. Piuttosto, suggerisce, bisogna pensare a portare fuori dal centro gli attrattori di traffico.

Valdegamberi. Trasferire uffici e scuole all’ex seminario di S.Massimo

Valdegamberi. Spostare gli attrattori di traffico

“Cittadini, lavoratori e studenti – osserva Valdegamberi-  devono quotidianamente raggiungere il centro città per accedere ai servizi pubblici (Inps, Inail, scuole, Ulss, Tribunale, Provincia, uffici comunali di enti vari ) e privati (direzioni di banche, assicurazioni, uffici), sia come lavoratori che come fruitori dei servizi. 

Valdegamberi. Trasferire uffici e scuole all’ex seminario di S.Massimo

Perché non portare ai margini della città questi servizi, in siti facilmente accessibili dalla città e dalla provincia e ben serviti dai mezzi pubblici invece di portare il traffico in mezzo alla città? Inutile obbligare ad accedere in città le persone e poi lamentarsi per il traffico e l’inquinamento. L’uso dell’auto, soprattutto per chi viene dalla provincia e per chi lavora, non è un capriccio ma una necessità.”

Si torna a parlare dell’ex seminario

Secondo Valdegamberi l’ex seminario di S. Massimo potrebbe diventare un’ottima soluzione dove concentrare i servizi pubblici e privati portandoli fuori dalla città.

“Si trova in un luogo baricentrico alla provincia, servito dalle tangenziali e prossimo alle uscite autostradali. Riduzione dei tempi di percorrenza significa riduzione di emissioni. Mi auguro che questa soluzione sia presa seriamente in considerazione dai decisori pubblici della città: il traffico e l’inquinamento non si abbattono con restrizioni che mortificano e rendono impossibile la vita di chi lavora ma riducendo i tempi di percorrenza all’interno della città”.

Non è la prima volta che si pensa di sfruttare la posizione strategica dell’ex seminario di San Massimo. Nel recente passato lo si era ipotizzato come sede del nuovo polo ospedaliero che però venne realizzato in Borgo Trento.