(di Gianluca Ruffino) Lottare su ogni pallone per compiere un’impresa storica. Iniziano con questo imperativo i playoff di Rana Verona, che dopo la delusione di domenica contro Civitanova, sfideranno la corazzata Perugia al primo turno di playoff. Primo appuntamento mercoledì alle 20:30 al PalaBarton, dove qualche settimana fa gli scaligeri riuscirono nell’impresa di conquistare due punti, imponendosi al tiebreak. La squadra di coach Stoytchev è già al lavoro per preparare Gara 1, e l’allenatore bulgaro ha presentato in conferenza stampa la sfida contro gli umbri.
Le parole di Radostin Stoytchev
Per il coach gialloblù Perugia è la favorita per la vittoria dello scudetto. “Iniziamo la fase più importante della stagione. Perugia, nonostante sia arrivata seconda in Regular Season, con l’infortunio di Sbertoli a Trento e con la ripresa di Leon è la squadra che più di tutti può vincere lo scudetto. Ha una buona ricezione, con meno del 10% di errori in slash. Ci sono attaccanti con percentuali alte come Semeniuk, Plotnytskyi e Ben Tara e tre centrali forti che giocano anche con la palla staccata. Hanno tanta qualità nei centrali ma anche nei giocatori di posto due, oltre ad una grande esperienza a livello internazionale” ha spiegato il tecnico bulgaro.
Il segreto per provare a sognare è quello di sfruttare ogni occasione che si presenterà “Per come si è sviluppata la stagione, noi non abbiamo niente da perdere, dobbiamo cercare di essere più sciolti in campo rispetto all’ultima partita e cogliere ogni minima occasione che si presenterà. Non so se la sconfitta con la Lube lascerà degli strascichi, ognuno la vive secondo il carattere e la personalità che ha. Se i giocatori si abbandonano alla delusione vuol dire che non sono forti né di cuore né di testa. Devono iniziare una nuova battaglia nel modo giusto” ha commentato Stoytchev.
Su Mozic. “Può e deve cambiare il morale degli altri. Quando ha giocato bene, abbiamo vinto le partite, quando è mancato le abbiamo perse”.
“Non posso valutare il livello di Perugia, però è vero che dopo che si sono assicurati il secondo posto, hanno rallentato un po’ per risparmiare o provare nuove cose, immagino. Loro non hanno le coppe come altre squadre e questo può essere un altro vantaggio per loro per entrare più in forma in questa fase.
Può succedere di tutto, l’unica cosa che voglio evitare è che qualcuno entri in campo già sconfitto, questo non lo permetto” ha continuato l’allenatore dei veronesi, che infine ha concluso: “Ai ragazzi dico sempre quello che penso, che vedo e che sento perché secondo me devono sapere che per diventare forti bisogna saper digerire le cose, devono crescere di testa.
I grandi campioni hanno bisogno di qualcuno che dica la verità e se i nostri vogliono diventare grandi devono sapere cosa abbiamo fatto, cosa non ha funzionato, cosa è successo”.