Sconfitta meritata. Troppa confusione in campo. Troppi errori. Troppi cambi. Qualche volta è sembrato che neanche si conoscessero i giocatori scesi in campo contro la Fiorentina, una squadra un po’ in crisi, ma che quanto a qualità non ha paragoni con l’Hellas.
E’ cominciata male. Dopo poco meno di un quarto d’ora il danno ce l’ha fato Barak, grande ex, che raccoglie un rimbalzo in una mischia davanti a Montipò e lo infila segnando il vantaggio dei viola, che raddoppiano al 38° con Cabral su corner. La ciliegina sulla torta, piuttosto pesante, è arrivata ad un minuto prima del 90° con un gol discutibile di Biraghi che, mentre tutti erano fermi con un giocatore viola a terra, ha battuto la punizione da metà campo mentre nessuno se l’aspettava e ha mandato in rete per la terza volta la palla.
I gialloblu sono apparsi in difficoltà. Certo il valore tecnico della Fiorentina è indiscutibilmente superiore, non foss’altro perché due pezzi da novanta delle stagioni passate dell’Hellas sono adesso le loro colonne: Barak e Amrabat. Troppi errori, disordine in campo e la solita incapacità di includere quelle rare volte che sono arrivati davanti alla porta di Terracciano.
Lasagna, messo al centro dell’attacco, si è dato da fare più del solito, rischiano anche di segnare di testa. Ma come al solito…non riesce a trovare il gol. E nonostante la buona volontà, la velocità, l’altruismo che lo ha portato più volte a difendere, non è riuscito neanche stavolta ad essere determinante. Dojg ha stentato a fermare il suo attaccante e non è riuscito ad attaccare. Duda si è visto poco, Ngonge non pervenuto. Faraoni deve ancora integrarsi. Bene Tameze, Lazovic, anche se in tono minore. Bravo, ma no del solito, Hien. Migliore in campo Dawidwowic.
Poteva essere l’occasione per agganciare lo Spezia. Ma dobbiamo aspettare lo scontro diretto della prossima a settimana. Quando, si spera, il Verona tornerà a giocare come ha fatto dall’inizio dell’anno fino adesso.