Per la prima volta il Documento unico di programmazione (Dup) 2023-2025 viene presentato al Consiglio Comunale prima del bilancio previsionale. Una scelta dall’Amministrazione per permettere ai consiglieri di conoscere prima del bilancio gli obiettivi e le scelte della giunta.
«Siamo una città attrattiva,- ha detto il sindaco prenotando il Dup- dove la crescita demografica non è collegata alla natalità, ma a nuovi cittadini che arrivano a Verona scegliendola come luogo per la costruzione della loro vita. Un dato che deve far riflettere e che evidenzia come la popolazione veronese sia oggi composta da molte persone provenienti da altri Paesi».
Tommasi ha anche rilevato che le famiglie mono-componente sono 55 mila, il 20% della popolazione e il 4% delle famiglie e che di questo l’amministrazione dovrà ritener conto.
Con la modifica del regolamento delle Circoscrizioni il Dup prevede l’innalzamento della soglia minima di esenzione dell’Irpef, che interessa 67.500 veronesi su 197 mila. «La no tax area – precisa Tommasi- è passata da 10 mila a 12 mila euro, aumentando così la fetta di veronesi che dal 2023 in poi non dovranno pagare l’aliquota, fissata nella misura dello 0,80% sul reddito imponibile. Era da dieci anni che non si metteva mano alla soglia minima».

«Verona è una città sicura» ha sottolineato il sindaco.«Dobbiamo lavorare sulla percezione della sicurezza che spesso può essere migliorata accrescendo la presenza di servizi, attività e punti di incontro nei quartieri. La sicurezza parte anche dalla formazione e per questo abbiamo attivato con l’Università e la Guardia di Finanza un progetto che prevede corsi di formazione destinati ad amministratori e dipendenti sui temi dell’anti corruzione e del riciclaggio».
Il sindaco ha poi toccato i temi ambientali rilevando che «per quanto riguarda la qualità dell’aria e con volumi di riciclo dei rifiuti troppo bassi per una città come Verona. Il nostro obiettivo è di migliorare in entrambi i punti, per raggiungere quei risultati di qualità a cui la nostra città deve tendere».
Tommasi ha anche rivendicato la scelta “storica” che riguarda il cambio di accesso al Cortile di Giulietta e la volontà di creare una nuova accessibilità per l’Arena, in previsione dei grandi eventi sportivi che sarà chiamata ad accogliere nel 2026.
In linea con le precedenti amministrazioni Tommasi ritiene che lo stadio deva essere ammodernato e  che «la possibile candidatura all’Europeo 2032 ci darebbe la possibilità di avere risorse e soprattutto la possibilità di arrivare ad avere un impianto che possa essere utilizzato non solo per il calcio ma per altre attività e che possa essere all’altezza per gli standard europei. La nostra candidatura, su cui vorrei che si facesse veramente squadra, è la candidatura del Triveneto. Anche questo è uno dei tanti motivi che evidenziano la centralità e l’importanza di Verona».

«A breve la città – ha avvisato il sindaco- sarà interessata da numerosi cantieri per la realizzazione di importanti opere che puntano a cambiare il volto della viabilità, ammodernando i nostri sistemi di trasporto. Opere di forte impatto, che attendiamo da tantissimi anni e che non sono collegate a questa Amministrazione ma frutto di tante altre che si sono susseguite in passato. Interventi che creeranno disagi alla cittadinanza, ma che vanno nella direzione di quella modernità che noi ricerchiamo e per la quale chiediamo il supporto di tutti, per dare un futuro diverso ai nostri cittadini e alle nostre cittadine».