(di Bernardo Pasquali). Tra dieci, quindici anni, avremo finalmente la possibilità di assaggiare il primo caffè in tazza proveniente dalle prime piantagioni siciliane.
Ce lo conferma Andrea Morettino, “delfino” della grande famiglia di maestri torrefattori di Palermo e fautore della prima piantagione a San Lorenzo ai Colli, a 400 mt, tra le acque turchesi di Mondello e il capoluogo siciliano.
“Il nostro progetto sperimentale è nato circa trent’anni fa, grazie alla passione visionaria di mio padre, subito dopo il suo ritorno da un lungo viaggio tra le antiche terre guatemalteche”. Grazie all’amicizia e le proficue relazioni con l’Orto Botanico di Palermo, da sempre uno dei più rinomati a livello europeo, Arturo Morettino ricevette in dono un po’ di semini di caffè.
“Quei semini – continua Andrea – facevano parte della più antica piantagione europea di caffè, proprio dentro l’Orto Botanico. La storia di Palermo e della Sicilia, infatti, racconta dei grandi scambi commerciali, durante l’epoca della grande dinastia dei Florio, e in epoca coloniale, tra l’Etiopia, la Somalia, l’Eritrea e la Sicilia. Si scambiavano piante ornamentali e fiori, ma soprattutto frutta tropicale e spezie, tra cui il caffè”.
Dall’Accademia ai primi 50Kg di caffè
Arrivano proprio dall’Orto Botanico di Palermo tutti i semi che stanno cambiando la fisionomia produttiva frutticola della Sicilia. Piante tropicali di avocado, mango e papaja, non sono più una novità.
“Quei semini, mio padre li piantò all’ingresso dell’Accademia del Caffè e ha sempre avuto un valore didattico, abbinato alla visita del nostro Museo del Caffè. Nel tempo alcune piante sono sopravvissute fino ad oggi e, la produzione, per molti anni, è sempre stata irrilevante. Solo negli ultimi anni si è visto un miglioramento della resistenza delle piante e una maggiore produttività. Questo a causa del cambiamento climatico incessante rilevato negli ultimi dieci anni. Lo scorso anno siamo arrivati a produrre 50kg di ciliegie di Caffè. L’obiettivo è quello di arrivare a 100kg per prevedere anche la prima torrefazione ad uso commerciale”.
La piccola piantagione
La piccola piantagione conta oggi circa 60 piante fruttifere e una nursery di giovani piantine. Alle varietà originaria spontanea Heirloom, tipica delle terre del Corno d’Africa “figlie” dei semi donati dall’Orto botanico, la famiglia Morettino ha affiancato nel tempo altre varietà come la Bourbon o la Catuai provenienti dal Guatemala o la Caturra e Pacamara del Perù, per osservarne da vicino il percorso evolutivo.
La sperimentazione della famiglia Morettino è molto importante per il comparto agroalimentare siciliano. Purtroppo il climate change si sta facendo sentire con effetti critici sulla produzione degli agrumi e la tropicalizzazione dell’area, sembra favorire la produzione di piante fino ad oggi sconosciute in quei luoghi.
Il futuro: nuove piantagione e la Sicilia in tazza
“Abbiamo avuto la disponibilità da parte di produttori di piante tropicali qui in Sicilia di interrare anche i semi del caffè e lo stiamo facendo con alcuni di loro. Stiamo coinvolgendo molti studenti della facoltà di Agraria e stiamo ricevendo l’incoraggiamento delle istituzioni e, soprattutto, dei cittadini e dei produttori di vino che ci stanno offrendo terre per la coltivazione delle piantagioni”.
Morettino ha già lavorato i primi 50gk di ciliegie di caffè e le ha torrefatte, portandole in tazza.
“Siamo rimasti straordinariamente colpiti dal risultato della qualità del caffè. E’ rotondo, morbido, ben bilanciato, cioccolatoso con nuances di caramello e carruba, gelsomino, zagara e fiori bianchi…insomma la Siclia nella tazza di caffè!”.