Gianluigi Mazzi, sindaco di Sona uscente, fuori dalla corsa a primo cittadino per doppio mandato, si candiderà comunque a maggio per il Consiglio comunale con le liste “Scelta per Sona” e “Sona Domani”, che proprio in questi giorni hanno ufficializzato il nome di Corrado Busatta come candidato sindaco e che fanno riferimento al movimento Verona Domani di Matteo Gasparato. Mazzi aveva anticipato la sua decisione in un incontro coi dirigenti alla fine della scorsa settimana e oggi l’ha rilanciata in un’intervista al giornale web “Baco da Seta”, ha spiegato le ragioni della sua scelta e, soprattutto, quelle che a suo dire sono le motivazioni che hanno portato alla frantumazione della sua lista – PerSona al centro – che non si presenterà alle amministrative del prossimo maggio e che ha generato tre espressioni diverse che i cittadini di Sona troveranno nelle prossime liste elettorali. Dice Mazzi: «A fine mandato il progetto di PerSona al centro si spegnerà, proprio perché nel momento in cui sono nate le divisioni ognuno voleva tenere questo progetto per sé, e quindi ho dovuto a un certo punto intervenire per chiudere questa strada. Tuttavia, questo progetto non è “morto”, ma é diventato concime per nuove piante, nel senso che ha dato vita a nuovi progetti».
Perchè il movimento di Gasparato? «Oggi mi impegno – risponde Mazzi – senza chiedere nulla, nei confronti dei giovani e di Busatta, perché in loro vedo la direzione che vorrei dare al futuro. Vedo visioni politiche che si intersecano con le mie, continuità di programmazione, e fiducia reciproca. In questo gruppo intendo assumere un ruolo di supporto e di gregario, non passare per quello che vuole condurre. Io – aggiunge – non ho chiesto nessun ruolo. Se penso a come mi vedo, in base alle mie competenze, potrei avere un incarico legato alla gestione del personale e al sociale. Ma non necessariamente nel ruolo di assessore, potrei supportare l’amministrazione nella gestione di questi ambiti anche da consigliere».
Mazzi rivendica i risultati della sua amministrazione, un patrimonio che però sarà condiviso anche dagli altri candidati sindaco che usciranno dalla sua Giunta: «Implementazione della pianta organica all’interno dell’ente, acquisizione di nuovo patrimonio pubblico, investimento sul territorio per renderlo polo attrattivo per commercio, artigianato e piccola industria, agevolazione di turismo e ricettività attraverso opere di recupero culturale, paesaggistico e urbano del Comune».
La palla passa ora a “Direzione Sona” avviata dal vicesindaco Monia Cimichella coi consiglieri Roberto Merzi e Paolo Bellotti ed a “ViviAmo Sona” e “Insieme per Sona” degli assessori Elena Catalano e Gianfranco Dalla Valentina (che hanno già avanzato la candidatura di quest’ultimo). Sono attesi incontri in settimana, così come la decisione dei partiti di centrodestra che ancora non hanno trovato una quadra sul nome del candidato sindaco.