Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è in vigore la legge in materia di politiche in favore delle persone anziane. Qualificante il concetto della continuità abitativa, ossia il riconoscimento del diritto degli anziani a continuare a vivere ed essere curati nel proprio domicilio. La legge riconosce “diritto delle persone anziane a determinarsi in maniera indipendente, libera, informata e consapevole con riferimento alle decisioni che riguardano la loro assistenza, nonché alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio”.
Semplificate anche le procedure per la dichiarazione nei non-autosufficienza.
Nei “punti unici di accesso” distribuiti sul territorio verrà valutato in un’unica sede il “progetto assistenziale individualizzato” che stabilirò le prestazioni sanitarie e assistenziali necessarie per la persona anziana.
Oltre a queste importanti innovazioni nella legge c’è la promozione di alcune forme di coabitazione, che tendo sempre ad evitare l’istituzionalizzazione dell’anziano, che oltre a rappresentare un momento traumatico e spersonalizzante per chi deve abbandonare la propria casa, è anche un costo notevole per la comunità.
A questo scopo, per coloro ai quali risulta impossibile o difficile continuare a vivere a casa propria, vengono promosse delle forme di coabitazione, che può essere ‘sociale’ o anche ‘ intergenerazionale, anche nell’ambito di case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai prestatori di servizi sanitari, sociali. Una buona idea che però non sarà di facile applicazione.
Oltre ad altre norme sull’assistenza domiciliare cono anche previsti interventi a favore dei caregiver familiari.