E’ sempre più alta la polemica politica sul presidente della società sportiva Bentegodi, storica istituzione cittadina, e le sue dichiarazioni a favore della liberalizzazione della cannabis. Maddalena Morgante, responsabile regionale del dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili di Fratelli d’Italia attacca direttamente il sindaco: «Damiano Tommasi deve dire come la pensa realmente su un problema serio e grave come l’utilizzo della cannabis nella vita dei nostri giovani, una sorta di vero e proprio doping sociale. Mentre a livello nazionale, su impulso di Fratelli d’Italia, tutti i partiti si impegnano ad inserire lo sport in Costituzione, a conferma del suo alto valore sociale, il sindaco di Verona tollera che il massimo dirigente della società sportiva della Municipalità spinga per la liberalizzazione della cannabis. Tommasi è stato uno sportivo professionista: è d’accordo o è contro su questo? Nell’attesa che prenda coraggio e ci dica come la pensa, ho predisposto un’interrogazione al ministro dello Sport per sapere se il presidente della Fondazione Bentegodi, Giorgio Pasetto, fermo sostenitore della cannabis libera, sia figura adeguata al ruolo che ricopre».

A Morgante risponde a stretto giro Riccardo Magi, segretario di Più Europa: «”È gravissima la strumentalizzazione del post pubblicato sui propri canali social dal Presidente della Fondazione Bentegodi, Giorgio Pasetto, da parte degli esponenti di Fratelli d’Italia che hanno addirittura presentato un’interrogazione al ministro Abodi. Senza nulla togliere al vino e al valore economico e culturale che ha nel nostro Paese, Pasetto in occasione del Vinitaly ha semplicemente ribadito una cosa che per i più è un’ovvietà: quello della cannabis è un consumo di massa, oggi illegale, che se legalizzato genererebbe un nuovo mercato, nuovi posti di lavoro, nuove aziende, sbocchi per la ricerca scientifica e agraria e il cui consumo, persino in dosi massicce, non miete alcuna vittima, a differenza di quello che avviene con l’abuso di alcool. Con la cannabis legale si tolgo miliardi e miliardi alla criminalità organizzata, e si evita che i giovani vengano a contatto con sostanze più pesanti che gli spacciatori ‘da strada’ potrebbero offrire loro. Da un punto di vista di politiche di governo, la cannabis è legalizzata praticamente in tutto il Nord America; in Germania persino la CDU ha aperto una discussione non ideologica sul tema; da un punto di vista sportivo, l’NBA, la più importante lega di basket al mondo, ha tolto la cannabis tra le sostanze dopanti. Pasetto – sottolinea Magi – guarda il mondo con gli occhi della realtà. Fratelli d’Italia è accecato dall’ideologica proibizionista. Spero che tutte le forze di opposizione al governo Meloni e, più in generale, quelle che basano le proprie convinzioni sulle evidenze scientifiche e giuridiche e non sul pregiudizio, difendano Giorgio Pasetto da questo violentissimo attacco retrogrado e illiberale».