(di Stefano Cucco) Obiettivo centrato da tutti i Consorzi di bonifica ed irrigazione: sono stati emanati tutti i bandi per gli enti consortili, i cui progetti sono stati ammessi a finanziamento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; attualmente sono in fase di avvio le procedure di attivazione dei circuiti finanziari per l’assegnazione delle risorse ed entro il 2023 saranno assegnati, alle imprese aggiudicatrici degli appalti, come previsto dal cronoprogramma del P.N.R.R. Si tratta complessivamente di interventi per 880 milioni di euro, destinati ad investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche.
“Siamo orgogliosi del risultato raggiunto a testimonianza dell’efficienza, che nel Paese possiamo vantare pressoché in tutta Italia e che mettiamo a servizio del Paese, sicuri di poter concretamente ricambiare la fiducia accordataci. Speriamo che ciò sia viatico ad ulteriori finanziamenti per aumentare la resilienza dei territori di fronte alle conseguenze della crisi climatica”, commenta Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). L’ottima performance dei Consorzi di bonifica ed irrigazione è emersa alla prima riunione del Tavolo di partenariato sull’attuazione del P.N.R.R., convocata dal Ministro per l’Agricoltura, la Sovranità Alimentare e le Foreste, Francesco Lollobrigida; a renderla nota è stato il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano, intervenuto alla presentazione dell’edizione 2023 del salone Macfrut, in calendario dal 3 al 5 Maggio prossimi a Rimini.
“In quell’occasione”, anticipa il DG di ANBI, “presenteremo il manuale operativo di due soluzioni innovative nell’ottimizzazione d’uso della risorsa acqua: il sistema Irriframe per il miglior consiglio irriguo e la certificazione volontaria Goccia Verde per la sostenibilità idrica. Sono tasselli della nostra strategia di contrasto alle conseguenze della crisi climatica: si affiancano ai piani di efficientamento della rete idraulica e di realizzazione di nuovi invasi, nonché alla ricerca delle soluzioni per consentire un maggiore utilizzo delle acque reflue. Alla politica chiediamo di accelerare gli iter burocratici; noi abbiamo dimostrato di essere parte di quell’Italia capace di rispondere alle sfide del nostro tempo con la velocità imposta dalle trasformazioni in atto”.