«L’occupazione nella nostra regione da diversi mesi sta registrando un andamento positivo. Quel che conforta è che sta crescendo l’occupazione stabile, inclusa la quota di assunzioni part time. Elementi che dimostrano come il mercato del lavoro del Veneto sta migliorando in termini di qualità. Un obiettivo che ci siamo posti come Regione è di puntare ad una crescita del capitale umano e delle competenze per l’accesso al lavoro, ma anche di investire sulla consapevolezza delle imprese sul fatto che è necessario investire sulle proprie risorse. E credo che i numeri ci dicano che siamo sulla buona strada» Elena Donazzan, assessore regionale al lavoro, istruzione e formazione, commenta così i dati pubblicati oggi sulla Bussola di Veneto Lavoro dove sono riportati i numeri sull’occupazione nella nostra regione del mese di marzo e del primo trimestre.
I dati indicano, da inizio 2023, 29.300 posti in più di lavoro dipendente e 160.200 assunzioni, delle quali 46.700 hanno riguardato contratti part time, con quota in aumento.
“Sottolineo con soddisfazione la crescita di domanda di lavoro di giovani under 30 – dice l’Assessore al lavoro -. 55.000 assunzioni di giovani rappresentano un terzo delle attivazioni complessive, in crescita netta (più 8 per cento) rispetto allo scorso anno. Ma mi piace anche evidenziare che aumenta l’occupazione dei lavoratori over 55 con un incremento del 10 per cento sul 2022”.
“Conforta il ritorno al segno positivo dell’occupazione in agricoltura (più 4.500 posti di lavoro) – analizza ancora l’Assessore veneto al lavoro -. Trainanti restano sempre commercio e turismo, che registrano una variazione del più 15 per cento rispetto allo scorso anno mentre l’industria paga il confronto con lo scorso anno e pur aumentando i posti lavoro, segnano un meno 5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022”. Per quanto riguarda le singole province, l’occupazione è in crescita ovunque tranne a Belluno, che vede un calo di 900 posti di lavoro, collegato alla chiusura della stagione invernale. La crescita maggiore si registra a Venezia (più 9.500 pari al più 23 per cento), Verona (più 9.100 posti e più 4 per cento di assunzioni), Padova (più 4.000), Treviso (più 3.000), Vicenza (più 2.700) e Rovigo (più 1.800).