Pareggio a reti inviolate del Verona a Napoli a casa della capolista. 0-0 il risultato finale e un punto ingiù verso la salvezza. Sembrava un’impresa impossibile e invece i ragazzi gialloblu hanno realizzato un’impresa che oltre a muovere l classifica, sale a 23 punti, ha l’effetto di alzare il morale in uno dei momenti più critici del campionato, quando sono necessarie tutte le energie, fisiche ma soprattutto morali, per agguantare lo Spezia che ad oggi sta a 3 punti in più, ma anche per avvicinarsi al Lecce che sta a quattro punti in più.
A differenza della gara giocata con il Sassuolo, in cui ha giocato malissimo ma ha vinto rocambolescamente all’ultimo secondo, l’Hellas questa volta è stata ordinata ed ha giocato lucidamente contro una squadra di qualità tecnica molto superiore. Bravo in porta Montipò, che si è esibito qualche parata plastica anche se l’unico vero pericolo è arrivato a un quarto d’ora dalla fine con la traversa presa da Osimehn. Il possesso palla è stato tutto partenopeo, anche se il Verona è riuscito a mettere in difficoltà gli avversari con le belle sgroppate in contropiede di Lasagna, migliore in campo anche per il grande impegno profuso nel difendere. Il centrocampo è stato controllato con razionalità da Duda e Tameze, onnipresente e efficace in tutte le giocate. Statico e poco propenso a fare pressing sui difensori napoletani Gaigh, che a metà ripresa è stato sostituito con Djuric che ha dominato sulle palle aeree che arrivavano da Montipò. Hien al centro della difesa non ha sbagliato un colpo ed anche Dawidwovic ha fatto la sua bella figura. Tutti gli altri hanno fatto la loro parte ed hanno contribuito all’impresa. Unica nota stonata quella data da Ngnge, entrato nel finale, che in contropiede solo davanti al portiere s’è mangiato un gol già fatto in maniera incomprensibile. Può capitare. E si può perdonare nella soddisfazione generale del risultato.