Arresto movimentato a Villafranca: a seguito delle attività di istituto ed in particolare del controllo del territorio disposto dal Comandante Giuseppe Pregevole sul territorio comunale, mediante l’utilizzo del sistema di telecamere di lettura targhe presente sul territorio, veniva segnalata, alla pattuglia di pronto intervento della Polizia Locale di Villafranca, un’autovettura Audi A3 di colore grigio, individuata come veicolo in uso a soggetti dediti a furti in abitazione. Gli agenti intercettavano il veicolo in via Angelo Messedaglia per procedere ai controlli di polizia, nonostante l’alt imposto, l’autovettura in questione non vi ottemperava dandosi alla fuga verso via Molini in direzione Povegliano Veronese.
Gli operatori di Polizia per evitare di essere investiti si spostavano rapidamente a bordo strada e iniziavano un inseguimento, l’auto in fuga impegnava il passaggio a livello a folle velocità, nonostante la presenza di molti pedoni ai lati della carreggiata, visto il giorno di mercato settimanale, situazione di grave pericolo nel caso di perdita di controllo dello stesso. Il conducente dell’auto in fuga, per evitare di essere fermato, iniziava ad effettuare sorpassi vari con manovre brusche, pericolose e cambi di corsia repentini, eseguiti sempre ad una velocità elevatissima, ponendo in pericolo l’incolumità degli operatori di Polizia e degli utenti della strada.
Giunti al confine con il Comune di Povegliano il conducente a causa della forte velocità perdeva il controllo del veicolo e usciva di strada ribaltandosi in un giardino di un’abitazione privata rimanendo quasi illeso. Gli Agenti, coordinati dal Commissario Corrado Cordioli Responsabile del Presidio Territoriale e Polizia Giudiziaria arrivato immediatamente sul posto per il coordinamento delle attività, giungevano dopo una manciata di secondi sul luogo del fatto aiutavano in conducente ad uscire dal mezzo e contattavano i soccorsi per le cure del caso.
Sul posto vi era un motociclista che riferiva agli agenti di aver assistito alla scena e che se fosse arrivato sul luogo in anticipo di tre secondi sarebbe morto, falciato dal veicolo – definito dallo stesso un missile – ha frenato bruscamente e i sassi dell’incidente sono arrivati sulla moto.
Dai risultati degli accertamenti di polizia il conducente aveva numerosi precedenti di Polizia, nello specifico concorso in rapina, vari arresti in flagranza per furto, tentato furto, tentato furto con scasso e furto aggravato. Lo stesso inoltre aveva patente revocata nel 2011 e numerose guide senza patente per tale motivo e per altre cause ignote si era dato alla fuga. Il conducente e la vettura sono stati perquisiti, a seguito della reiterata condotta dell’indagato, alle circostanze dei fatti, e della gravità del fatto, ovvero rischio dell’incolumità fisica degli agenti di Polizia in servizio e i numerosi pedoni presenti ai lati della strada interessata dalla fuga, dalla pericolosità del soggetto per i numerosissimi precedenti di Polizia per furto e rapina, si procedeva all’arresto facoltativo in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale ex art 337 cp e 116 cds per guida senza patente.
Di quanto sopra, veniva data informazione al P.M. di turno Dott. Maria Federica Ormanni, la quale disponeva di sottoporre l’arrestato agli arresti domiciliari, a propria disposizione, presso la propria abitazione in una Comune della Provincia di Verona, in attesa dell’udienza per direttissima che si è svolta il giorno successivo al Tribunale di Verona. L’arresto veniva convalidato dal giudice Dott. Peter Michaeler e visto i gravi indizi di colpevolezza al fine di impedire all’arrestato di commettere altri reati della stessa specie veniva sottoposto a misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria presso la Polizia Locale del paese del luogo di residenza, disponendo il giudizio per direttissima. La responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.