Proseguono serrati i controlli della Polizia sul territorio. Con il maggior afflusso di turisti in città, l’attività si è concentrata nel centro storico senza però tralasciare le aree limitrofe. Sono state impegnate complessivamente 58 pattuglie, identificate 283 persone, 98 delle quali straniere.

Sette le denunce: quattro per tentato furto, una per furto, una per violazione delle norme in materia di immigrazione ed una per guida in stato di ebbrezza – infrazione, quest’ultima, contestata in occasione degli ulteriori controlli effettuati sui veicoli che hanno interessato più di 80 automobilisti.

In questo fine settimana, numerose sono state le aggressioni perpetrate da gruppi di giovani, prevalentemente magrebini. Al fine di identificare i responsabili, di conoscerne le abitudini e di prevenire ulteriori reati predatori, le numerose pattuglie dispiegate sul territorio hanno battuto le aree nelle quali le rapine sono state commesse e quelle notoriamente più frequentate dai gruppi di ragazzi. L’attività di controllo ha interessato via Roma, la zona dell’Arsenale, Regaste San Zeno, piazza Pradaval e piazza Cittadella; ulteriori servizi sono stati effettuati anche all’Adigeo, considerato, per molti giovani, punto di incontro nel weekend.

Tra i numerosi interventi, uno in particolare ha impegnato gli agenti delle Volanti chiamati, nel corso dell’esecuzione di uno sfratto, per dare ausilio all’Ufficiale Giudiziario presente che stava riscontrando difficoltà con gli inquilini che non volevano andarsene. A seguito di un lungo colloquio i poliziotti sono riusciti a convincere marito e moglie a lasciare l’appartamento. Nelle fasi immediatamente successive, gli agenti sono riusciti a bloccare l’uomo che aveva tentato, con un accendino, di raggiungere il bagno nel quale teneva a portata di mano una tanica da 5 litri piena di benzina e 3 bottiglie di vetro contenenti lo stesso liquido, tappate con un pezzo di stoffa bianca imbevuto. Al sessantenne veronese finito in manette sono state contestate la violenza e la resistenza a Pubblico Ufficiale oltreché, naturalmente, la fabbricazione delle bottiglie incendiarie che, per la legge dello Stato, sono considerate a tutti gli effetti armi da guerra.