La Venplast Dossobuono conquista la propria seconda vittoria alle Finals di Serie A2 femminile e si garantisce un posto nella semifinale di sabato 13 maggio che metterà in palio uno dei due pass per la promozione in Serie A1 femminile. Dossobuono regola il Città del Redentore con una gara in crescendo, decisa da un secondo tempo che ha visto prevalere nettamente Dossobuono con il risultato finale di 30-17.
Partita differente per un tempo rispetto a quella del giorno precedente contro Mugello, perchè il Città del Redentore si dimostra arrembante e pronto a sfruttare l’alto numero di imprecisioni di Dossobuono, salvato a più riprese da Cabrini tra i pali. Ragazze giallorosse che appaiono in grado di poter allungare da un momento all’altro, ma la formazione sarda risponde colpo su colpo, andando sul -1 al 19′ e rimanendo sempre in scia di un Dossobuono contratto. 14-12 dopo la prima frazione.
Nella ripresa tutto cambia, perchè l’ampia rotazione di Dossobuono fa saltare fin da subito il banco, con un lungo parziale dopo il riposo che fissa il 20-12 al 37′. Dossobuono con più energie a disposizione ed in pieno controllo nei secondi 30′, che chiudono senza discussione l’accesso alla semifinale di sabato 13 maggio.
Approda in semifinale anche Paceco, anch’esso vittorioso in entrambe le partite fin qui disputate e prossimo avversario di Dossobuono domani sera alle ore 20.00: in palio la testa di serie nella semifinale, in un vero e proprio scontro diretto, in cui Dossobuono avrà a disposizione due risultati su tre per passare come prima classificata.
Città del Redentore – Venplast Dossobuono 17-30 (p.t. 12-14)
Città del Redentore: Musina A 3, Mancini, Mottoi, Sangiorgio 1, Sausa Mueller 5, Mereu, Mariane, Belardinelli, Cocco, Satta 1, Spanu, Musina G 6, Napoli 1, Gusai. All. Mattia Mancini
Venplast Dossobuono: Cabrini Maddalena, Cabrini Marianna 3, Salvaro Eleonora, Zanette 4, Coppola, Novesi 2, De Marchi 1, Zorzella 4, Margeta 5, Salvaro Emma, Mazzitelli 2, Ingrassia, Cacciatore 2, Prudenziati 1, Accorsi, Mazzieri 6. All. Elena Barani