Era arrabbiato nero. Ce l’aveva con l’autovelox che gli aveva fatto prendere due multe per aver superato i limiti di velocità a Pai, lungo la Gardesana Orientale. E così un signore di Torri del Benaco, 59 anni, pensionato, il 26 gennaio scorso ha preso una fionda e ha punito la diabolica macchinetta misura-velocità scagliandogli contro delle biglie d’acciaio. Senza pensare che alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Così per i Carabinieri di Torri individuare l’autore del danneggiamento è stato un gioco da ragazzi. E’ bastato guardare i filmati che immortalavano il vendicativo automobilista mentre arrivava sul posto per compiere il suo gesto. La perquisizione domiciliare disposta dal sostituto procuratore della Repubblica Alberto Sergi ha permesso di acquisire ulteriori elementi di prova. Conseguenza: denuncia per danneggiamento aggravato.
“Avevo preso due multe, ero arrabbiato ma mi sono pentito”, ha detto con disarmante sincerità il fiondatore solitario. Questo episodio però testimonia l’esasperazione di migliaia di automobilisti vittime della diabolica macchinetta. Al punto di essere stata oggetto perfino di un’interrogazione parlamentare oltre che di numerosi ricorsi al Giudice di Pace e un esposto in Procura. Tanto che il Prefetto, Donato Cafagna, ha chiesto alla Polizia stradale di svolgere ogni ulteriore verifica tecnica sull’autovelox.
Effettivamente, fermo restando l’obbligo di rispettare i limiti di velocità, c’è da notare che certi limiti su certe strade sono molto difficili da rispettare e che molte volte gli autovelox servono, più che a rendere sicura la circolazione, a far fare cassa per i comuni che li installano.