Il Consiglio di Amministrazione di Agsm-Aim ha approvato oggi i risultati consolidati al 31 dicembre 2022. L’anno è stato caratterizzato dal protrarsi degli effetti della pandemia e soprattutto, dalla guerra in Ucraina, con conseguente rincaro dell’energia che ha influenzato lo scenario nel quale ala società si è trovata a operare. Contesto appesantito ulteriormente dal rialzo dei tassi di interesse.
In questo panorama particolarmente complesso, la solidità del modello multi-business del Gruppo, il percorso di efficientamento compiuto, gli interventi sulla riduzione dei costi operativi e l’efficacia delle azioni gestionali intraprese per affrontare la volatilità del mercato energetico, hanno permesso di registrare risultati positivi.
Agsm-Aim chiude il 2022 con ricavi pari a 3,3 miliardi di euro, in crescita del 74% rispetto al 2021 principalmente per effetto dell’incremento dei prezzi delle commodities.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 185,4 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto al 2021 (175,7 milioni di euro) e del 53,5% rispetto al 2020 (120,8 milioni di euro). L’apporto principale proviene dalla Generazione di energia (divisione Power e Calore, con 75 milioni di euro di contributo all’Ebitda) e dalle Reti (48,6 milioni di euro di contributo all’Ebitda). Il risultato testimonia ancora una volta la validità strategica dell’integrazione societaria che ha dato vita a un modello multi-business particolarmente equilibrato tra le diverse attività in cui è attivo il Gruppo.
L’utile netto consolidato è pari a 49,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 57,1 milioni di euro dello scorso anno ma superiore ai 35,8 milioni registrati nel 2020. La diminuzione rispetto allo scorso anno è causata dall’effetto di maggiori accantonamenti (10 milioni di euro), maggiori oneri finanziari e maggiori imposte (7 milioni di euro). Hanno impattato soprattutto gli interventi normativi tra cui il Decreto Sostegni Ter, che ha portato alla riduzione dei ricavi di vendita da fonti rinnovabili fotovoltaica e idroelettrica, il Contributo di Solidarietà a carico delle imprese del settore energetico a titolo di prelievo solidaristico straordinario e il Credito di imposta connesso ai consumi di energia e gas relativo al quarto trimestre 2022 e previsto dal Decreto Aiuti bis.
La crisi energetica ha penalizzato soprattutto la business Unit Mercato, il cui contributo all’utile di Gruppo è inferiore del 25% rispetto a quello generato pre-fusione.
Il percorso di integrazione ha permesso di razionalizzare e di efficientare la struttura, conseguendo sinergie e aumentando la massa critica del Gruppo. Tali elementi hanno posto le basi per assumere come priorità strategica la crescita degli investimenti, pari a 101 milioni di euro rispetto agli 84 milioni di euro nel 2021 (+20,2%), e raddoppiati rispetto alla media storica dei sei anni pre-fusione (pari a 53 milioni di euro medi negli anni 2015-2020).
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo nel 2022 è pari a 633 milioni di euro rispetto ai 402 del 2021 per effetto sia delle maggiori necessità di capitale circolante dovute ai repentini incrementi dei prezzi di energia elettrica e gas sia del rialzo dei tassi di interesse nella seconda parte dell’esercizio.
Per quanto riguarda il dettaglio delle singole Business Unit, in un contesto segnato dall’incertezza e dagli improvvisi forti rincari dei costi di approvvigionamento e, conseguentemente, dei prezzi di vendita di gas ed energia elettrica, la divisione Mercato è riuscita a mantenere sostanzialmente inalterata la base clienti (-1,7%). In un periodo storico di incredibile tensione finanziaria sul fronte dei prezzi delle commodity, sono stati compiuti notevoli sforzi, senza intervenire sull’aumento dei margini, per mantenere attive le forniture a tutti i propri clienti e facendosi carico degli straordinari oneri finanziari richiesti. L’aumento dei prezzi energetici non ha, infatti, generato ricadute sulla marginalità del Gruppo mentre sono contestualmente aumentate le esigenze finanziarie.
In un anno fortemente influenzato da scarsa piovosità e ridotta ventosità, la Business Unit Power ha visto una riduzione della produzione idroelettrica ed eolica, compensate da una gestione efficace della propria produzione termoelettrica. Sono cresciuti significativamente gli investimenti, dai 2,4 milioni di euro del 2021, ai 18,3 milioni del 2022, di cui 11,5 milioni destinati a un nuovo impianto di biometano.
L’incremento degli investimenti (5,2 milioni di euro complessivi) ha interessato anche la società Calore che ha destinato 4 milioni di euro a interventi di sviluppo ed efficientamento delle proprie centrali di cogenerazione.
È proseguito lo sviluppo della Business Unit Smart Solutions che, nel 2022, ha avviato l’acquisizione delle concessioni delle reti di illuminazione pubblica in Provincia di Belluno, aumentando il numero di punti luce gestiti. È avanzata, inoltre, la riqualificazione a Led dei comuni già in gestione. È stato avviato un piano di mobilità elettrica che prevede, tra i diversi obiettivi, l’elettrificazione entro il 2025 di 270 mezzi aziendali, l’installazione di 300 punti di ricarica pubblica nel Comune di Verona e di 150 nel comune di Vicenza, l’avvio di servizi di mobilità per privati e imprese e lo studio di soluzioni evolute di smart mobility.
La società delle Reti ha registrato un incremento degli investimenti, da 50,4 milioni di euro del 2021 a 58,1 milioni del 2022, destinati principalmente al potenziamento delle proprie infrastrutture, alla digitalizzazione delle stesse (anche mediante l’introduzione di contatori digitali di nuova generazione) e al rinnovo delle infrastrutture esistenti.
Infine, riguardo alla società Ambiente, la quantità di rifiuti raccolti e trattati è sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (+3,7%).
Il Consiglio di Amministrazione di Agsm-Aim ha approvato in data odierna, contestualmente ai risultati di Bilancio, il Report di Sostenibilità del Gruppo, redatto ai sensi del decreto legislativo 254/2016 nella forma della Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario, con l’obiettivo di offrire a tutti gli stakeholder una lettura coordinata e un’accurata rendicontazione dei risultati conseguiti e degli obiettivi di miglioramento che Agsm-Aim intende raggiungere in ambito economico, sociale e ambientale.
“I risultati con cui Agsm-Aim ha chiuso il 2022, un anno segnato dagli effetti straordinari prodotti dalla crisi energetica, sono ulteriormente positivi perché hanno saputo coniugare il raggiungimento di una apprezzabile marginalità con l’attenzione verso i cittadini, i territori, gli stakeholders e gli azionisti. Il Gruppo, consapevole delle difficoltà riscontrate dai cittadini, ha infatti messo in campo ad inizio anno molteplici azioni – per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro – per mitigare l’effetto del caro bollette. Ma è stato anche in grado di incrementare del 20% gli investimenti, destinati quasi interamente ai territori di riferimento, e il dividendo proposto agli azionisti, in significativa crescita rispetto a quello dello scorso anno, a sua volta già superiore rispetto agli esercizi passati”, ha commentato Federico Testa, Presidente del Gruppo.
“In un contesto così sfidante e complesso, caratterizzato da una crisi energetica storica e da una delicata situazione geopolitica a livello internazionale, Agsm-Aim ha chiuso l’esercizio 2022 con risultati di rilievo. Risultati che sono frutto dell’apporto positivo da parte di tutte le aree di business, a testimonianza della validità del modello multi-business del Gruppo e di un portafoglio di attività particolarmente equilibrato che assicura una spiccata robustezza anche in presenza di shock esogeni”, conclude Stefano Quaglino, Consigliere Delegato.