Serata da far west ieri sera alle Golosine, quando un uomo nordafricano si è messo ad inveire di fronte alla chiesa di S. Maria Assunta vaneggiando frasi sconnesse ed irripetibili di fronte a decine di persone, tra cui alcune famiglie con bambini, per essere poi aggredito violentemente da tre ragazzi dell’est, noti ai residenti del quartiere per i loro comportamenti spesso aggressivi.
Sono quindi volati pugni, calci e addirittura cinghiate, con infine atti di autolesionismo da parte dell’aggredito che ha iniziato a ferirsi con un coltellino che aveva con sé e con una bottiglia trovata in strada, prima di essere disarmato da alcuni passanti tra cui Gloria Gobbetti, consigliera della Lega in 4^ Circoscrizione, che ha anche chiamato le forze dell’ordine per un intervento. Il sangue perso è stato molto e le macchie di sangue, ancora ben presenti sul posto,ne sono testimoni.
Sull’episodio sono intervenuti il Consigliere Paolo Rossi, di VeronaDomani e Nicolò Zavarise, della Lega. Per Paolo Rossi «Le Golosine non meritano episodi come questo! Cioè che invece meritano, come più volte richiesto, è di essere adeguatamente presidiate per tornare a far rivivere in modo sicuro e tranquillo il quartiere da parte dei cittadini. Sia in Comune che in commissione sicurezza, abbiamo domandato alla amministrazione presidi fissi e controlli continui ed abbiamo invitato a smettere di sottovalutare il problema con la nauseante retorica della falsa percezione dei cittadini. Questi sono fatti reali che accadono ormai quotidianamente e dei quali non si può continuare a far finta di nulla».
Aggiunge Nicolò Zavarise: «Ormai è inconfutabile che i cittadini non possano più vivere in serenità nei propri quartieri, di fatto caduti alla mercé di vandali, teppisti e aggressori che rendono il territorio della nostra città pericoloso e oltremodo rischioso. Il fatto più grave è il comportamento dell’Amministrazione, che invece di ascoltare le denunce dell’opposizione le considera faziose e strumentali, gira la faccia dall’altra parte e adotta un atteggiamento di vero e proprio menefreghismo. Telecamere, presidi fissi e controlli serrati specialmente nelle zone più critiche è quanto da mesi continuiamo a chiedere nelle sedi istituzionali competenti, ma le nostre richieste non stanno trovando alcun riscontro».