La Cgia di Mestre ha fatto una rilevazione dei furti e delle spaccate ai danni di commercianti e artigiani ricavati dall’Istat. In quasi tre casi su quattro gli autori rimangono impuniti. Il Nord è il più colpito. Milano, Parma, Bologna, Rimini, Imperia, Firenze e Torino sono le province dove i negozianti sono i più bersagliati.
In Veneto nel 2021 (ultimo anno utile per la rilevazione) si sono verificati 4.493 furti ai danni di negozi e botteghe artigiane, 92,4 per ogni 100 mila abitanti. Per il 69,5% non sono stati scoperti gli autori.
Le regioni che stanno peggio sono la Lombardia, con 138,8 furti denunciati ogni 100 mila abitanti, l’Emilia Romagna con 142,1 e Liguria con 144,8.
Verona nella classifica delle province più colpite è al 17° posto su 106 province, con 1.193 furti, pari a 128,6 per ogni 100 mila abitanti. Nel Veneto è superata solo da Venezia che è al 15° posto.
Al primo posto Milano con 222,8 furti ogni 100 mila abitanti. Seguono
Torino, con 155,5 furti denunciati ogni 100 mila abitanti, Firenze con 160,3, Imperia con 167,5, Rimini con 186,5, Bologna con 186,9 e Parma con 194,5
“Il problema,- scrive l’uffici io studi Cgia- purtroppo, è di natura politica. Se Carabinieri e Polizia di stato disponessero di un maggior numero di uomini e di mezzi in grado di presidiare con maggiore attenzione il territorio, soprattutto nelle ore notturne, i malviventi avrebbero sicuramente la vita più dura”.
Nel 2021 ci sono state 56.782 denunce per furto nei negozi in Italia, il +10,8% del 2020, anno più critico della pandemia. Il che significa che gli operatori commerciali e artigianali hanno subito 156 furti al giorno, 6,5 ogni ora e uno ogni 9 minuti.
Le regioni dove i delinquenti la fanno franca maggiormente sono Umbria e Marche (73,8% dei casi), la Campania (79,8%) e il Lazio (81,3%).
Hanno un bel dire i Prefetti e le autorità preposte alla sicurezza e all’ordine pubblico che la situazione è tranquilla, è sotto controllo e che l’insicurezza, se non la paura dei cittadini, è qualcosa di percepito più che reale. Ma i reati predatori, piccoli e grandi, sono sempre di più. Anche i dati delle denunce non rappresentano la situazione reale, che è peggiore, perché la gente è arrivata al punto di non andare neanche più a denunciare il furto, il borseggio o lo scippo perché, tanto, non serve a niente: nel 72,3% delle denunce gli autori dei reati non sono stati catturati. E anche quando i colpevoli vengono scoperti, tornano subito in circolazione.