Migliora, di poco, il quadro della vetustà del parco automobilistico scaligero: dei 633mila autoveicoli in circolazione sulle nostre strade ben il 42,6% appartiene alle classi da euro 0 a euro 4. Quasi una vettura su due, ma il dato è migliorativo rispetto a quello iniziale che invece supra il 50% del totale del circolante. E le vetture ibride ed elettriche? a Verona ne circolano 28.968, il 4,6% del parco circolante: anche qui un dato più positivo della media nazionale che si ferma, invece al 4,3%. 1,7 milioni di vetture di ultimissima generazione a fronte di 39 milioni di macchine benzina o diesel.
Ma se da un lato si prospetta un futuro “green”, dall’altro bisogna scontrarsi con la fotografia attuale (a due velocità) del parco auto circolante, come dimostra l’analisi del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, realizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il dato positivo (o almeno in parte) è che nel 2022 le auto ibride ed elettriche in circolazione in Veneto hanno raggiunto 149.018 vetture (+36,9% sul 2021), ma rispetto al totale rappresentano solo il 4,6% con le elettriche che si fermano allo 0,4%. Dati quindi in crescita ma non ancora sufficienti per un rinnovo radicale del parco auto esistente, storicamente datato e obsoleto: sempre nel 2022 sono 1.407.126 le vetture in circolazione con una classe di emissioni Euro 4 o inferiore (43,7% sul totale), di cui ben 227.750 addirittura Euro 0-1 (7,1%). Anche considerando l’età media, quasi un terzo, pari a 1.057.060 vetture, ha 15 anni o più.
Ed è proprio questa la vera sfida che il mondo automotive dovrà vincere. Il 2035, con il blocco della produzione di auto nuove termiche alimentate a benzina e diesel a favore dell’elettrico e degli e-fuel, segna una data storica, ma fino ad allora bisognerà investire in infrastrutture e tecnologia per fare in modo che gli italiani superino la forte diffidenza soprattutto verso il mondo delle full electric, penalizzato dalla scarsa autonomia delle batterie (per il 35% del campione) e dal costo elevato (33%).
Per favorire la sostituzione di un’auto datata il fattore economico resta comunque un aspetto importante per gli automobilisti, ma oltre agli incentivi un aiuto arriva proprio dal mondo digitale: grazie all’ampia disponibilità non solo di auto nuove ma anche usate ibride, elettriche, benzina e diesel di nuova generazione, i consumatori possono acquistare vetture di qualità a prezzi più “contenuti”, contribuendo significativamente al processo di “svecchiamento” del parco auto circolante. Su AutoScout24, infatti, ben il 54% delle auto presenti è Euro 6, il 13% ibrido ed elettrico e quasi sei auto su dieci hanno 5 anni o meno.
Qual è la fotografia a livello regionale?
Partiamo dalle auto ibride ed elettriche. Le elettriche “pure” nella regione rappresentano la quota minoritaria (0,4%) e anche se si considerano le ibride ed elettriche insieme, la media non supera il 4,6% del totale. In particolare, a Vicenza si registra il tasso più alto di ibride ed elettriche tra le province (5,2%) rispetto al totale delle auto in circolazione. Seguono Padova (5%), Verona (4,6%), Treviso (4,5%), Venezia (4,5%), Belluno (4%), Rovigo (2,9%). La provincia che ha visto nel 2022 la crescita maggiore di auto ibride ed elettriche rispetto al 2021 è Rovigo e (+40,5%).
E se guardiamo alla classe di emissioni?
Il tasso più alto di vetture datate (Euro 4 o inferiore) si registra nella provincia di Rovigo, con il 47,4% sul totale delle auto in circolazione. Seguono Vicenza (45,5%), Treviso (44,1%), Belluno (43,5%), Padova (42,6%), Verona (42,6%), Venezia (42,5%). Se si considerano solo le auto Euro 0 e 1, è sempre Rovigo la provincia con il valore percentuale più alto sul totale (8%), mentre è Verona quella per auto in circolazione (46.772).