(di Stefano Cucco) Un nuovo romanzo di resilienza di un’autrice veronese che racconta la storia di una donna che comprende le proprie debolezze e lavora per sentirsi finalmente appagata. Sabato 17 giugno alle ore 17 al Lazzaretto di Verona Maria Scarpa presenta il suo nuovo libro “Il percorso di Elisa”, pubblicato da Albatros. Partecipa Giorgio Espen, illustratore del volume.
Maria Scarpa vive a Verona dove lavora da oltre 27 anni come traduttrice freelance dalle lingue inglese, tedesco e spagnolo. Appassionata di teatro e accanita lettrice, le piace nuotare ma soprattutto viaggiare verso mete sempre nuove. “Il percorso di Elisa” racconta la storia di Elisa. La sua vita non è scontata né piatta. Desiderosa di vivere sempre esperienze nuove, si mette in gioco, superando le sue iniziali resistenze e timidezze. Il matrimonio non è per lei un porto sicuro dove rifugiarsi e spendere tutto il proprio tempo. Elisa ha fame di vita ed è per questo che il suo lavoro di traduttrice la porterà in giro per il mondo, fino ad approdare alla Honda. Eppure il piano esistenziale, con le sue molteplici domande, non la rende così libera e aperta come vorrebbe. Un percorso terapeutico sarà per lei una strada interessante dai risvolti inaspettati.
Un libro sulla forza di una donna, capace più volte di risollevarsi e di affermare la propria identità, nonostante gli ostacoli a cui la vita la mette sempre di fronte. “Mi piace definire la mia Opera un romanzo di resilienza”, spiega l’autrice, “e vorrei innanzitutto andare all’origine della parola, che deriva da una proprietà fisica dell’acciaio, che quando viene sottoposto a violenti stress non si deforma e non subisce nessun tipo di danno, ma, al contrario si rafforza. Elisa all’età di 20 anni ha una crisi esistenziale terribile che la costringe ad interrompere gli studi accademici, ma è in questa circostanza che capisce di aver fatto delle scelte sbagliate e di doversi curare. Invece di abbattersi, prende dei provvedimenti: in primo luogo cerca di sottoporsi ad un trattamento psicoanalitico per comprendere se stessa, cosa le è accaduto, perché e quale sarà il suo futuro e nello stesso tempo si rende conto di dover lavorare, diventa una bravissima dattilografa, ma questo non le basta. Sente il bisogno di migliorarsi e si accinge nello studio della lingua inglese, scoprendo di avere delle capacità che non immaginava neanche lontanamente di avere. In altre parole la crisi la costringe ad un giro di boa, che coincide con la sua presa di coscienza”. Insomma, in presenza di difficoltà nella vita bisogna cercare di non scoraggiarsi e di affrontare i problemi direttamente.
Le illustrazioni del volume sono di Giorgio Espen che ha iniziato da subito a frequentare il mondo artistico scaligero, oltre a lavorare come Art Director e Graphic Designer in agenzie di comunicazione per svariati anni ed oggi come grafico per una nota multinazionale, infatti si occupa di illustrare il mondo che lo circonda e che lo apprezza sui social network come #espenfumetti. Nel suo passato vi è la partecipazione a svariate rassegne nazionali come illustratore e fumettista contemporaneo (Torino, Chieti, Vicenza, Verona, Varese, Cuneo, Lucca, Macerata, Treviso, Teramo, Bordighera, Pistoia, Vercelli ed altre città ancora) ed internazionali Francia (Limoges), Belgio (Knokke Heist), Giappone (Kagoshima City) ed Iran (Tehran). Dal 2015 frequenta il salotto televisivo di Telearena per presentare novità dove trionfa l’illustrazione territoriale. L’ingresso è libero.