(di Bulldog) Siamo dei grandi evasori, siamo dei fetenti sfruttatori del nostro Paese, delle vere merdacce che non meritiamo nulla, ladri, bugiardi, insomma i peggiori! Del resto, cosa attendersi da un paese che organizza funerali di stato per il più grande degli evasori fiscali…Possiamo attenderci di tutto, tranne scoprire che non soltanto paghiamo più tasse della Francia ma che siamo l’unica economia importante d’Europa che registra alla fine del primo quadrimestre di quest’anno la crescita sia degli incassi IVA che del complesso delle entrate tributarie.
Non ci credete? E invece dovete farlo. Secondo il MEF, il ministero dell’Economia e finanza, che usa dati ufficiali, da gennaio ad aprile l’Italia ha registrato 47,7 miliardi di incassi IVA e ben 150,9 miliardi di entrate fiscali. Siamo la seconda economia dell’Unione a versare così tanto nelle casse dello stato: la Germania, la tanto lodata locomotiva d’Europa, vede in calo entrambi gli indicatori: 93,3 miliardi come IVA e 253,7 miliardi di complessivi incassi. Berlino non ride, e pure Parigi che registra 35,7 miliardi di IVA incassati, e il dato è in calo a conferma della frenata dei consumi, ed appena 94,5 miliardi di entrate totali. Sessanta miliardi in meno di Roma. Dico, sessanta miliardi. Fossi Macron inizierei a lavorare per davvero. E che dire di Madrid? Raggiunge Parigi come entrate di IVA, a 35,3 miliardi, e si avvicina nel totale, a 90,6 miliardi.
Insomma, i contribuenti italiani che sono così incorreggibilmente evasori hanno pagato di più dei bravissimi e rispettosi della legge colleghi d’Oltralpe.
Delle due l’una: o le statistiche mentono oppure la narrazione sull’evasione fiscale italiana va aggiornata. Che il nero esista è ovvio, è palese. Che vi siano grandi evasori nelle multinazionali; che vi sia un dumping fiscale che porta via sedi sociali e fatturato al fisco italiano; che vi sia un mare di partite IVA che vengono aperte e chiuse prima di pagare le tasse altrettanto vero.
Ma forse fa comodo agitare lo spettro dell’evasione generalizzata per un indegno scaricabarile: la politica spreca risorse e fa debiti giustificando l’indebitamento con la mancanza di gettito. Insomma, voi non pagate quanto dovete ed io sono perciò costretto a indebitarmi. La balla conviene a tutti: alla politica che resta irresponsabile; ai cittadini che possono continuare a chiedere contributi e sovvenzioni (decine di miliardi regalati ogni anno) e che davanti ad un disservizio possono prendersela con gli “approfittatori di regime” . In entrambi i casi, la realtà di un Paese fiscalmente immaturo governato da una classe dirigente fatta di nominati senza alcuna preparazione ed autorevolezza.