“‘Abbiamo fermato la valanga del transito’,così gli irresponsabili nullafacenti di Ultima Generazione che questa mattina hanno bloccato il ponte Europa sull’autostrada del Brennero. Gli attivisti si sono seduti sulla carreggiata, rendendo impossibile il passaggio. Questi personaggi devono finirla di provocare disagi e mettere in difficoltà chi, come gli autotrasportatori, lavora onestamente e si spacca la schiena ore e ore a bordo di un Tir”.
Così l’eurodeputato veronese della Lega Paolo Borchia, componente della commissione Trasporti al Parlamento europeo.
“E quei signori che sostengono economicamente certe marionette che si divertono a bloccare il traffico o a imbrattare opere d’arte e monumenti nel nome di un finto ambientalismo radical chic, farebbero bene a spendere i loro soldi finanziando opere utili che vanno a favore della comunità”.
Come non essere d’accordo con Borchia?
E’ ormai assodato che gli attivisti di Ultima Generazione sono burattini nelle mani del mainstream che li utilizza per propagandare l’ambientalismo più stupido. Il gioco è scoperto. I finanziatori di questi giovani irresponsabili non mirano tanto a tutelare l’ambiente, quanto a stimolare nuovi consumi per fare nuovi guadagni sulla pelle dei popoli. Il tutto con la scusa di salvare il mondo dall’inquinamento, causa dei cambiamenti climatici che nel corso dei millenni si sono sempre succeduti anche quando l’uomo andava a cavallo. Il disegno, programmato da tempo nelle riunioni del Bildelberg Club, è stato denunciato anche da Mario Giordano nella sua popolare trasmissione ‘Fuori dal Coro’ su Rete4. Fino a qualche tempo fa chi denunciava questo e altro tipo di disegni veniva sistematicamente accusato di complottismo. Ora però il gioco del turbo-capitalismo sta diventando di dominio pubblico. Anche perché a tutto c’è un limite. Quando obblighi la gente che lavora a dover cambiare l’auto per comprarne una elettrica o a ristrutturare la casa per renderla più ecologica, o se non hai i soldi, a svenderla agli speculatori, anche i più propensi ad ascoltare le favole del riscaldamento globale prodotto dal motore a scoppio della propria macchina aprono gli occhi e cominciano a fare due più due. Che fa sempre quattro.