Ha fatto visita alla storica sede di Palazzo Montanari per conoscere il corpo accademico e i dipendenti e ora si appresta a iniziare il suo mandato. L’ingegnere Andrea Falsirollo è il nuovo presidente dell’Accademia di Belle Arti statale di Verona. È anche il primo individuato per nomina ministeriale poiché da gennaio l’Accademia è ufficialmente di Stato e segue, quindi, un iter preciso per la scelta del vertice. Da una terna di nomi, la ministra dell’Università e ricerca, Anna Maria Bernini, ha nominato Falsirollo, 43 anni, di Nogara, laureato in ingegneria meccanica a Padova, già presidente dell’Ordine professionale degli Ingegneri di Verona dal 2018 al 2022 e attuale vicepresidente della Federazione degli ingegneri del Veneto.
Falsirollo segue all’architetto e ingegnere Marco Giaracuni che ha presieduto l’Accademia per lo scorso mandato quinquennale ed è stato poi confermato per sei mesi dall’attuale amministrazione comunale. Giaracuni ha così accompagnato l’Accademia nell’atto finale della statizzazione (prima era ente partecipato dal Comune di Verona), tra l’estate 2022 e il gennaio scorso. Falsirollo prende in mano le redini di un nuovo corso: «L’Accademia di Verona è una tra le più antiche d’Italia e sono onorato di guidare un ente così rinomato e di esserne il primo presidente da quando è diventato statale. Come mi onora che la scelta ministeriale sia caduta sul mio nome».
«Ringrazio i miei predecessori – continua Falsirollo – per il pregevole lavoro sin qui svolto, in particolare il collega Giaracuni, e mi avvio a prendere in mano questo prezioso patrimonio scaligero che ha tuttora davanti delle partite da giocare, tra cui quella non indifferente della sede, che andranno valutate e affrontate in modo deciso. Sarà importante continuare il lavoro svolto nel sentiero già segnato dai miei predecessori, lo sarà altrettanto definire ulteriori obiettivi e progetti con il consiglio accademico e i coordinatori dei diversi corsi e scuole dell’Accademia per continuare a mantenere il prestigio di una delle più antiche Accademie d’Italia. Sarà sicuramente necessario continuare a investire sull’internazionalizzazione dell’Accademia affinché essa sia sempre più un punto di riferimento e luogo di scambio culturale ed espressivo per gli atenei, le istituzioni e le città di tutto il mondo. Non va tuttavia dimenticato il compito cruciale di collaborazione che l’ente esercita oggi con il territorio attraverso convenzioni e accordi con Soprintendenza, Comuni, istituzioni pubbliche e private nel prezioso lavoro di recupero e trasmissione al futuro del nostro patrimonio artistico e architettonico. È il valore aggiunto dell’Accademia, grazie a docenti capaci e a studenti appassionati».
Il trait d’union in questo passaggio di consegne è il direttore dell’Accademia, Francesco Ronzon: «Imbocchiamo la nuova era “statale” dell’Accademia e nel ringraziare il presidente uscente Giaracuni anche per la sua presenza nel processo di statizzazione, diamo il benvenuto al neopresidente Falsirollo con il quale avremo davanti un nuovo triennio di collaborazione».