Il Veneto supera l’Emilia Romagna ed è la seconda regione italiana per utilizzo del superbonus 110% per le ristrutturazioni energetiche del patrimonio immobiliare: un adeguamento su dieci realizzato nel nostro Paese è stato realizzato nella nostra Regione che dal settembre 2021 al 30 giugno scorso ha visto ben 52.315 operazioni ammesse ai benefici di legge per 7,7 miliardi ammessi alla detrazione. In tutta Italia, questi dati sono rispettivamente 417.817 per 79,9 miliardi ammessi. Il dato è di ENEA, l’agenzia nazionale per l’energia cui è stato demandato il compito di verificare l’impatto di questa importante agevolazione.

In Veneto sono stati interessati 4mila534 condomini (per una agevolazione media di 621mila€), 26.143 case unifamiliari (116mila€ il sostegno medio dello Stato) e 21.638 unità indipendenti (97mila€ di benefit fiscale). In valori complessivi, i condomini hanno cubato 2,84 miliardi di investimenti, le unifamiliari 3,015 miliardi e le unità indipendenti 2,09 miliardi.

Diversa la composizione del basket fiscale in Italia: i condomini hanno visto maggiori investimenti, 42,3 miliardi, a fonte di 27,5 miliardi investiti nelle case unifamiliari e gli 11,6 miliardi nelle unità indipendenti. Sei in tutto i castelli che hanno approfittato del superbonus con un investimento complessivo di 1,6 milioni € (un intervento fiscale di 281mila€ per castello). Nessuno di questi è in Veneto.

report italia giugno

E’ la Lombardia la regione che più ha utilizzato il superbonus, ben 14,5 miliardi; il Veneto è la seconda regione con 7,9 miliardi precedendo l’Emilia Romagna (7,2 miliardi) ma che molto probabilmente supererà la nostra regione in virtù dei lavori di sistemazione che verranno avviati post-alluvione. Il Lazio cuba 6,9 miliardi precedendo il Piemonte (5,8 miliardi) e la Campania (5,6).

79,9 miliardi di bonus fiscale significano una leva per il PIL nazionale per oltre cento miliardi con la creazione di diverse migliaia di posti di lavoro diretti e decine di migliaia nell’indiretto. Certamente questa misura, storicamente la più impattante per il bilancio dello Stato, ha permesso di rimettere in moto l’edilizia e di tenere alto il prodotto interno lordo allontanando di oltre un anno la recessione che invece sta interessando le altre grandi economie europee come la Germania.