Gianfranco Dalla Valentina ha voluto rispondere alle domande che gli abitanti di Sona si pongono sul sottopasso della Tav in via Stazione e via Rampa. E per farlo il Sindaco ha scelto di utilizzare i social.
La prima domanda alla quale fornisce una risposta è: il sottopasso poteva essere meno profondo?
“No – risponde- questo sottovia passa contemporaneamente sopra il canale consortile (si, c’è un canale sotto la strada) e sotto 4 linee ferroviarie: quella storica, la TAV che entra a Verona, quella che entra in quadrante Europa e quella che nel frattempo si è interrata perché passerà sotto l’altra ferrovia per andare a nord verso il Brennero. Deve quindi passare sotto tutto questo”.
E poi: si può passare in bicicletta? “
“Per il momento si. Appena risolto un problema legato ad un sequestro all’uscita lato Caselle verrà aperta anche la ciclabile che ha una pendenza inferiore”.
Si allargherà?
“Ci sono, nel punto più basso, – spiega Dalla Valentina- delle vasche per la raccolta e smaltimento dell’acqua e delle pompe idrauliche che rilanciano l’acqua verso i collettori comunali. I semafori all’inizio della discesa servono per avvisare quando queste pompe non sono in funzione e quindi il sottovia non è percorribile”.
È impattante sul territorio?
“Sicuramente, ma meno dell’altra soluzione che si stava portando avanti, ovvero un cavalcavia che andava alto quanto l’hotel giallo che si vede nella foto, che documenta come a poca distanza (foto fatta dal tetto della scuola in costruzione) il sottopasso non è nemmeno visibile”.