(di Stefano Tenedini) Piantare una foresta per far crescere – letteralmente e concretamente – un percorso di sostenibilità e il legame con il territorio veronese nel quale sta sviluppando i propri servizi. Lo ha deciso Logistica Uno, quasi 30 anni di storia nel settore con attività di logistica integrate, trasporto e distribuzione in Italia e in Europa. E il “bosco” che sta già spuntando a Sorgà è fatto di piante di Paulownia, un albero a rapida crescita adatto all’agro-forestazione ma anche a migliorare la biodiversità nei terreni che lo ospitano.
“La nostra visione di una sostenibilità socioculturale si fonda sulla diffusione di valori basati sul rispetto dell’ambiente, sull’efficienza sociale e sostenibile, e sulla solidarietà sociale. Questi valori” , spiega Gianluca Cornelli, general manager di Logistica Uno Europe, “sono aspetti sempre più prioritari per il perseguimento di un cambiamento reale”. Tant’è vero che supportati da Treebu, una società benefit con sede anch’essa a Verona, che coinvolge le aziende in percorsi di riduzione dell’impatto ambientale, Logistica Uno ha scelto di passare all’azione creando una filiera del legno sostenibile e di preservare il patrimonio boschivo del territorio.
Meno di due mesi fa il via alla piantumazione di Paulownia, che ha segnato l’avvio della “Foresta Logistica” di Sorgà, un progetto certificato nel territorio limitrofo alla sede principale dell’azienda. A “sporcarsi le mani di terra” per sistemare nel campo le piantine c’era il team aziendale con parte del management e dell’ufficio marketing e comunicazione. Tutti impegnati a confermare che dare vita a un sistema di foresta permanente nella campagna Veronese è un modo per essere sostenibili davvero e non solo a parole. Presto le piante contribuiranno a ridurre la CO₂ nell’atmosfera e a creare una filiera del legno: il tutto come parte di un progetto etico e locale per salvaguardare l’ambiente.
Ma perché la scelta è caduta su questa essenza? Per le sue caratteristiche decisamente “green”. Infatti la Paulownia assorbe fino a 10 volte più CO₂ di altre specie ed è l’albero con la crescita più veloce al mondo: già il primo anno fino a 5 metri e 10/12cm di diametro al suolo, con foglie enormi fino a 80 centimetri di ampiezza e grandi fiori colorati. Non solo ha un impatto ambientale minimo (con un assorbimento medio fino a 100 chili di CO₂ per pianta ogni anno), ma ha anche ha proprietà benefiche perché è in grado di assorbire grandi quantità di metalli e sostanze tossiche, contribuendo a bonificare terreni su cui sarebbe difficile crescere altre colture.
Le foglie fertilizzano il suolo di sostanze organiche, e le radici possono arrivare a 8-9 metri di profondità, contribuendo a ridurre il rischio di erosione, smottamenti o frane. Anche il legno è molto pregiato, perché non presenta nodi, è chiaro, leggero e resistente. Il bosco di Paulownia è anche amico delle api, e arriva a produrre oltre 500 chili di miele per ettaro. Un patrimonio da valorizzare per l’Italia, il terzo Paese in Europa per la superficie boschiva. Un dato estremamente positivo, con una stima di 20 miliardi di alberi, ma in assenza di una politica mirata c’è il pericolo che l’abbandono dei territori possa causare incendi accidentali. Mappare e gestire le risorse forestali consentirebbe di migliorare la tutela e l’utilizzo delle piante.
Come azienda, Logistica Uno è attiva con servizi in-house e in outsourcing, deposito, trasporto e distribuzione in Italia e in Europa. Dispone di piattaforme prossime alle reti infrastrutturali e di transit point in tutta Italia. Propone trasporti in tre modalità, cercando di valorizzare oltre al trasporto stradale e navale anche quello ferroviario. Tra le best practises in ambito di sostenibilità segnala lo switch modale-intermodale, cioè il trasferimento della maggior quota possibile di trasporto merci dalla gomma alla rotaia, oltre a sistemi di handling efficienti con attrezzature idonee e a software di gestione per un più rapido flusso di materiali anche all’interno del magazzino. Dispone infine di mezzi ecologici anche a metano liquido, ottimizza i percorsi di consegna per non far girare i mezzi a vuoto e ha magazzini con pannelli fotovoltaici per generare energia pulita.