I dati, relativi al 2022, sono contenuti nella annuale Relazione sulle tossicodipendenze 2023 inviata alle Camere da Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. La droga si sta diffondendo sempre di più in Italia, soprattutto fra i giovani fra i 15 e i 19 anni che per il 27,9% dichiarano di averne fatto uso. Rispetto al 2022 c’è un aumento di quasi il 10%.
I cannabinoidi sintetici e le Nuove Sostanze Psicoattive (Nps), che si comprano sul web, rappresentano il 10% del consumo totale. Si conferma anche l’uso di psicofarmaci senza ricetta fra i ragazzi, soprattutto femmine. Il 30% dei ragazzi ha fatto uso di sostanze psicoattive illegali, soprattutto cannabis, che è stata consumata dal 24% degli studenti e da oltre un quarto dei 18-24enni, ma anche nuove sostanze psicoattive, inalanti e solventi, cannabinoidi sintetici, stimolanti, allucinogeni, cocaina, anabolizzanti e oppiacei.
Ma c’è anche la cocaina fra le droghe più diffuse. Per la polverina bianca si spendo in Italia 5 miliardi di euro all’anno. Il 22% dei decessi per droga è causato dalla cocaina. Si calcola, anche dall’analisi delle acque reflue, che siano mezzo milione gli italiani che l’hanno consumata.
Nella relazione sulle tossicodipendenze 2023 rimane stabile il numero di coloro che ricorrono ai SerD per disintossicarsi. Aumentano invece quelli che si rivolgono alle strutture private per liberarsi dalla dipendenza, soprattutto da cocaina.
Mentre fra maschie e femmine i consumi si stanno livellando, i ricoveri ai Pronto Soccorso sono per il doppio di maschi. Le donne e che si sono rivolte ai Serd sono 18.000, 105.000 gli uomini.
Anche l’alcol è stato monitorato dalla relazione. Metà dei ragazzi fra i 15 e i 19 anni si sono ubriacati almeno una volta nel 2022, soprattutto femmine.