Dai “9 do di petto” dalla Fille du régiment di Donizetti all’emozione di “Che gelida manina” dalla Bohème di Puccini: è il viaggio musicale del grande tenore peruviano Juan Diego Flórez all’Arena di Verona, nel Gala che lo vede protagonista domenica 23 luglio alle 21. Un debutto molto atteso, per la 100° edizione del Festival areniano. Il tenore s’era esibito giovedì scorso come Duca di Mantova nel Rigoletto firmato da Antonio Albanese. 

Il programma del Gala “Juan Diego Flórez in Opera” è costruito sui più grandi successi della star del belcanto. Non manca la musica di Rossini, che ha portato il tenore in Italia per la prima volta, lanciandolo nella carriera internazionale, insieme a Donizetti, Verdi, Puccini e Gounod: cavalli di battaglia che hanno contribuito al suo successo sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, dal Teatro alla Scala di Milano – dove ha debuttato a soli ventitré anni – al Metropolitan di New York. 

La serata si apre con la Cenerentola: del capolavoro rossiniano Flórez canta l’aria “Principe più non sei… Sì, ritrovarla io giuro” e il duetto “Tutto è deserto… Una volta c’era un re… Un soave non so che” insieme al mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya, che propone inoltre l’aria di Angelina “Nacqui all’affanno e al pianto”.

Si prosegue con il repertorio francese, dalla pirotecnica “Ah mes amis… Pour mon âme…” della Fille du régiment di Donizetti, con il basso Gabriele Sagona, alle arie “Ô nuit! Sous tes ailes obscures, abrite-moi”, “L’amour!, l’amour!…. Ah! Lève-toi, soleil” e il duetto “Va! Je t’ai pardonnée… Nuit d’hyménée”, insieme al soprano Marina Monzó (impegnata anche in “Je Veux vivre”), tutti dal Roméo et Juliette di Gounod. Verdi è rappresentato dalla Luisa Miller, con “Quando le sere al placido” e Puccini dalla Bohème, con “Che gelida manina”, che coronano il programma del Gala. 

Sul podio dell’Orchestra e del Coro della Fondazione Arena di Verona il direttore d’orchestra americano Christopher Franklin, che insieme a Flórez ha al suo attivo numerose tournée internazionali, impegnato nel concerto anche in pagine sinfoniche ancora da Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini, come l’Ouverture dalla Cenerentola, la Sinfonia dal Don Pasquale, il Preludio dal I atto della Traviata e l’Intermezzo dalla Manon Lescaut.