Quello dei furti di batterie di auto ibride è un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio, un’escalation che va ad alimentare il mercato nero dei ricambi d’auto di elevato valore.
I primi episodi di furti di batterie agli ioni di litio erano stati denunciati negli Stati Uniti nel 2020, ma già lo scorso anno se n’erano registrati in Lazio e in Campania.
L’obiettivo dei ladri è di appropriarsi di componenti costosi, come sistemi di entertainment, air-bag e adesso quelli delle batterie al litio. Quest’ultime, molto ambite dai ladri, in certe auto ibride possono valere fino a 10.000 euro.
Dopo Napoli, Roma, Milano, Torino e nelle principali città italiane, purtroppo, il fenomeno è approdato anche in riva all’Adige.
Nella notte di ieri infatti, la Polizia ha tratto in arresto due moldavi per il reato di tentato furto aggravato in concorso. Erano da poco passate le 2, quando un residente di Via Girardi ha allertato il 113 della presenza di due giovani che stavano armeggiando su un’autovettura.
All’arrivo delle Volanti hanno provato a darsi alla fuga a bordo di un’altra macchina, ma sono stati immediatamente fermati dagli agenti, che, al momento del controllo, li hanno trovati in possesso di pinze, tronchesi, torce, guanti, arnesi da scasso e vari utensili da meccanico.
Dai successivi accertamenti, i poliziotti hanno constatato che, all’interno dell’autovettura che avevano preso di mira, era collocata una batteria del valore di circa 8000 euro: non a caso, gli strumenti che erano stati rinvenuti poco prima sono specificamente utilizzati dai “professionisti del settore” per svitare i connettori di ancoraggio della batteria al telaio del veicolo.