(aggiornato ore 15.51) Il Central Park è destinato a diventare il “terreno fatale” dello scontro fra la maggioranza Tommasi e le minoranze. Oggi la Giunta ha fatto approvare – grazie all’astensione di tutte le minoranze: 22 voti a favore, 8 astenuti, nessun contrario – in Consiglio comunale una delibera (la #86) che le concede sei mesi di tempo per valutare coi tecnici delle Ferrovie dello Stato le opere compensative legate all’Alta Velocità che, in modo particolare, investono il sottopasso di collegamento fra Santa Lucia e via Albere.

L’opera, nei piani dell’amministrazione Sboarina, per un’economia dei prezzi e dell’impatto dei lavori sul territorio, deve essere realizzata contemporaneamente all’Alta Velocità/Altra Capacità. Una prima stima effettuata da Ferrovie dello Stato ne calcola il costo intorno ai 20 milioni di euro. Cifra questa che supera di almeno 5 milioni i 14,8 milioni di euro dell’importo disponibile per le opere compensative che RFI realizzare con il passaggio dell’AV/AC. L’importo è complessivo dei due lotti progettuali per il nodo ovest e per quello a est della città. Si tratta di un  sottopasso carrabile del fascio di binari che resteranno attivi nell’ambito dell’ex scalo merci di Verona Porta Nuova, individuato in posizione baricentrica dello scalo. Un’opera funzionale ad una viabilità di tipo urbano, larga 14,5 metri con una corsia per senso di marcia, marciapiedi e pista ciclabile, che andrebbe a collegare via Albere- Via delle Coste con Stradone Santa Lucia, creando così un ulteriore collegamento Nord-Sud oltre a quelli ormai saturi di viale Piave e via Albere.

La Giunta Tommasi davanti alla differenza di quasi 6 milioni di euro fra costi di realizzazione e versamenti da parte delle Ferrovie ha deciso di prendersi sei mesi di tempo per ulteriori valutazioni con le Ferrovie sui budget. La vicesindaco Barbara Bissoli ha parlato però del Central Park come di un’opera allo stato “embrionale” sollevando così le critiche dell’ex sindaco: «Al di là della fumosità della vostra delibera – ha sottolineato Federico Sboarina –   dovete dire chiaramente se il Central park lo volete o no, dato che il sottopasso non è un’opera compensativa fatta così tanto per fare, ma è stata inserita anche nel Pums ed è strategica all’effettivo successo dell’operazione complessiva. Per noi è stato un risultato storico: un’opera che cambierà il volto della città. Se non la volete dovete avere il coraggio di dirlo. Chiedo un Consiglio straordinario per discutere del futuro del Central park trovando una sintesi fra le varie posizioni, soprattutto quelle della maggioranza dove anche oggi non sono mancate voci dissonanti ».

La replica del vicesindaco Bissoli: «Le scelta vanno fatte sulla base delle analisi tecniche-economiche, questa è la nostra direttrice di marcia. Il recupero del Central Park è un sogno di tutti i Veronesi: metteremo in atto tutto quanto necessario per arrivare al parco. Ma all’agosto 2021 non è avvenuto nulla per dare seguito alla scelta dell’operatore privato. A breve apriremo un tavolo con RFI anche sul Central Park. Quanto al sottopasso: RFI a novembre 2020 chiedeva una verifica di fattibilità che è stata affidata soltanto l’8 agosto scorso con lo studio dei dati economici e di traffico. Da lì partiremo».

Sul Central Park c’è già un contratto firmato dalle Ferrovie RFI con un operatore privato – Signa di Bolzano – per un investimento complessivo vicino al miliardo di euro.