“Lo dico da anni, esattamente dal novembre 2013: il numero chiuso a medicina non è certo il metodo migliore per investire sulla professione dei nuovi medici. Tutti i ragazzi che vogliono iscriversi hanno il diritto di conoscere la Facoltà di Medicina e di frequentarla. E la selezione va fatta durante lo studio, come accadeva in passato”.
Lo dice il Presidente della Regione Veneto, per ribadire il suo “no” al numero chiuso a Medicina, alla luce dei dati diffusi oggi relativamente ai test di ammissione di quest’anno dell’Università di Padova dove, a fronte di 3.119 iscritti, sono disponibili 428 posti.
“Tra gli oltre 2.500 aspiranti che verranno esclusi – prosegue il Governatore – potrebbero esserci futuri medici coi fiocchi, che però non hanno potuto mettere in mostra le loro attitudini perché ‘bocciati’ da un test dove si fanno domande che magari nulla hanno a che fare con la medicina. Il vero valore di un giovane – prosegue – lo si deve vedere sul campo. Per questo è fondamentale garantire l’accesso a tutti e poi aprire la selezione, rigorosa ed equa sulla base di parametri di valutazione uguali per tutti. Molti dei nostri grandi clinici di oggi – conclude il Presidente della Regione – non sono certo partiti da un quiz, ma dando prova delle loro capacità sul campo, prima accademico, e poi sanitario”.