Comincia alla mattina appena alzati l’emorragia di denaro dalle nostre tasche a causa dell’aumento dei prezzi. La Coldiretti, basandosi sui dati dell’Istat, ha calcolato che fra il + 9,8% di biscotti, il +20% per il latte, il +13,6% del pane, il +14,9% dello zucchero, il +33,5% del burro e il 7,9% della marmellata, il + 6,7% del caffè, il +12,1% dello yogurt, il 5,5% dei cereali da mangiare a colazione o, per chi invece ama il salato, il +15,25 delle uova e il +6,8% dei salumi, il salasso al portafoglio comincia già al risveglio.
In particolare, spiega Coldiretti, sono gli allevatori e le loro mucche da latte a soffrire di più con l’esplosione delle bollette di luce, gas, carburanti e mangimi che sta portando sull’orlo della chiusura migliaia di stalle. E questo significherebbe abbattere gli animali, visto che senza energia e mangimi bisognerebbe lasciarli morire di fame. E’ l’intera filiera del cibo ad essere colpita dai costi diretti e indiretti: il vetro in un anno è aumentato di oltre il 30%, il tetrapack del 15%, le etichette del 35%, il cartone del 45%, la plastica del 70%. Buona colazione.