Anche in occasione dei test d’ammissione alle facoltà sanitarie, Medicina in primis, stanno emergendo, come negli anni precedenti, irregolarità che hanno subito causato l’annullamento di quello per entrare nel corso triennale in Professioni Sanitarie dell’Università del Salento.
“E’ solo la punta dell’iceberg. Così come è successo per i test di Medicina, in un solo giorno, sono arrivate centinaia di segnalazioni di irregolarità in tutta Italia”.
E’ questo il commento di Consulcesi, la società legale di riferimento dei professionisti sanitari che da anni segue i contenziosi legati alla sanità e che critica il numero chiuso a Medicina mettendo in evidenza anche quest’anno le disfunzioni dei test d’ingresso svoltisi quest’anno. Consulcesi, aveva tutelato legalmente molti medici specialisti che negli anni addietro avevano frequentato le scuole di specializzazione senza essere retribuiti ottenendo il risarcimento richiesto. “È l’ennesimo flop – osserva il presidente di Consulcesi Tortorella – In particolare, quello che è successo a Lecce è una cosa gravissima che mette a rischio la possibilità di entrare alle facoltà sanitarie, dal momento che il test viene somministrato in un’unica data su tutto il territorio nazionale”.
Tutto questo provoca la rabbia degli studenti che già in una situazione di generale incertezza si vedono costretti a rivedere per degli errori altrui il loro progetto di vita.
Ci sono tuttavia degli strumenti legali con i quali gli studenti possono tutelarsi dalle irregolarità, come quesiti assurdi o errati o procedure ambigue in entrata e in uscita. Per gli oltre 70mila candidati che hanno concorso per 31.703 posti disponibili è prevedibile che ci saranno moltissimi ricorsi. Un motivo in più per eliminare i test d’accesso che assomigliano più ad una lotteria che ad una verifica meritocratica ed il numero chiuso.