In occasione della Settimana mondiale dell’allattamento, il Dipartimento Materno Infantile dell’ULSS 9 Scaligera ha organizzato un doppio evento informativo e formativo: due dirette streaming sulla pagina Facebook aziendale per promuovere l’allattamento, in programma martedì 4 ottobre, dalle ore 11 alle 12 e mercoledì 5 ottobre, dalle 14 alle 15.
Relatrici le ostetriche dei tre Punti Nascita degli ospedali scaligeri, Sabrina Mion dal Magalini di Villafranca, Gaia Ferrari dall’Orlandi di San Bonifacio e Samanta Vitulano, dal Mater Salutis di Legnago. Insieme alla Coordinatrice Marta Speri, spiegheranno i benefici di allattare per mamma e bambino, e illustreranno i 10 passi dell’allattamento al seno di Unicef e OMS dando consigli utili e rispondendo in diretta alle eventuali domande.
L’iniziativa rientra nel programma Ottobre in rosa, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, per evidenziare come allattare sia utile anche per ridurre il rischio di ammalarsi.
L’ULSS 9 è l’unica realtà regionale caratterizzata dalla presenza di tutti gli Ospedali riconosciuti con la certificazione Unicef “Baby Friendly Hospital”.«Essere Ospedali e Comunità Amici dei Bambini sottolinea un modo particolare di lavorare da parte di tutti gli operatori sociosanitari – commenta il Direttore del Dipartimento Materno Infantile, Mauro Cinquetti – Vuol dire sentirsi parte di un progetto comune, avere la disponibilità di formarsi e aggiornarsi insieme, riuscire a darsi reciprocamente consulenza, a condividere esperienze professionali ed emotive».
L’obiettivo primario è il supporto alla coppia mamma-bambino, principalmente attraverso la promozione dell’allattamento al seno, il più forte momento di relazione per il neonato con la sua mamma. Allattare al seno, infatti, non è importante solo dal punto di vista nutrizionale e immunitario: l’aspetto più rilevante è la relazione che si instaura tra mamma e neonato.
Un primo contatto che viene promosso attraverso una serie di buone pratiche, a partire dal “pelle a pelle” immediatamente dopo la nascita e per almeno due ore, anche nella maggior parte dei parti cesarei, in stretta collaborazione con il personale dei tre ospedali anche al di fuori dell’area materno-infantile.