Nel linguaggio comune si chiama “fuoco di sant’Antonio” e quest’appellativo dell’Herpes Zoster è arrivato fino a noi dopo aver tormentato per secoli uomini e donne. L’hanno chiamato così perché chi veniva colpito invocava S.Antonio abate, che aveva la fama di fare miracoli per toglier il dolore causato da quello che invece oggi si sa essere l’Herpes Zoster.
Si tratta di una reiezione endogena del virus della varicella che dopo essersi insediato i qualche nervo ed essere rimasto silente per ani, si risveglia quando l’organismo di chi lo ospita diventa vecchio o attraversa un momento di particolare debolezza delle sue difese immunitarie.
E’ una malattia molto dolorosa, con nevralgie che possono durare anche anni e abbastanza comune, come testimonia il fatto che sia entrato nel vocabolario popolare. Ma chissà perché dopo la pandemia la sua incidenza è aumentata del 25%.
Finora l’unico rimedio erano gli antinfiammatori ego antidolorifici. Adesso per fortuna c’è un nuovo vaccino, che viene raccomandata per gli over 65, perché tarato proprio per le persone anziane, che sono anche le più soggette ad ammalarsi.
Finora sono poche le regioni che hanno organizzato una campagna vaccinale attiva per l’Herpes Zoster. Tuttavia, poiché il vaccino è gratuito, è importante che vengano sensibilizzate sull’opportunità di vaccinarsi le categorie più interessate, gli anziani e gli immunodepressi. Ed in questo un ruolo fondamentale ce l’hanno i medici di famiglia.