Sarà Romano Prodi, già presidente della Commissione Europea, del Governo italiano e dell’IRI ad inaugurare il prossimo ciclo di conferenze della Fondazione Toniolo e della Scuola Scuola sociopolitica diocesana (Sfisp) giunta al 28° anno di attività che quest’anno verterà attorno a tre assi principali: l’Europa e le sue prospettive nella cornice geopolitica mondiale, il welfare state italiano nelle sue nuove declinazioni, la comunicazione politica e i suoi nuovi orizzonti.
La Scuola diocesana di formazione all’impegno sociale e politico e Banca Benaco Valpolicella organizzano un ciclo propedeutico di tre convegni specificamente dedicati all’Europa, che viene “letta” e vista in prospettiva dal punto di vista politico–istituzionale, economico–finanziario e tecnologico–energetico. L’iniziativa, dal titolo “Quanta Europa”, è ad ingresso libero e vede come relatori il prof. Romano Prodi, il prof. Stefano Zamagni ed il prof. Stefano Quintarelli.
Il primo appuntamento è fissato per venerdì 21 ottobre, alle ore 18.30, presso l’Auditorium del Chiostro di San Fermo Maggiore, in via Dogana 2/a, con l’intervento dell’ex presidente della Commissione sul tema “Europa in cerca di autore…volezza”.
Sottolinea il presidente di Banca Benaco Valpolicella, Daniele Maroldi: «E’ motivo di grande soddisfazione per Valpolicella Benaco Banca il poter collaborare con Fondazione Toniolo ed organizzare con loro una serie di incontri con persone di indiscusso livello culturale e professionale. La nostra banca, infatti, vuole essere presente in città non solo per poter proporre i suoi servizi bancari, ma anche per inserirsi e sostenere alcune attività di promozione culturale che arricchiscono la nostra Verona. La nostra è una BCC e lo sviluppo che essa persegue non vuole limitarsi a quello economico, ma deve riguardare anche tutti quegli aspetti che qualificano il nostro essere, affinché sia un ben-essere».
Aggiunge il presidente del Toniolo, don Renzo Beghini: «Inaugurare la scuola di formazione all’impegno socio-politico della diocesi con l’intervento del presidente Romano Prodi esprime il nostro desiderio di voler dare chiavi di lettura in un periodo di crisi e di cambiamento d’epoca. Ci sono molti che nella politica fanno solo una piccola escursione, come dilettanti, noi riteniamo che oggi in particolare ci sia necessità di persone preparate portatori di una “visione d’insieme”. È urgente che coloro che hanno una capacità progettuale, tornino ad applicarsi oltre i tanti particolarismi, allo sviluppo dell’insieme, in una nuova alleanza “dello spirito”, fra fede e cultura».