Quando a luglio alcuni consiglieri del centrodestra hanno fatto una conferenza stampa per attaccare la giunta Tommasi a meno di 24 ore dal suo insediamento, L’Adige ha immediatamente criticato questo modo stupido di fare l’opposizione. Non si può, osservavamo, criticare a priori. Attaccare a testa bassa ancora prima che Tommasi cominciasse ad amministrare è stato un errore.
Pur nella distinzione dei ruoli maggioranza/opposizione, è necessario tenere sempre presente che il metro per valutare il sindaco e la sua giunta è il bene della città. L’opposizione dev’esser responsabile e intelligente e si deve muovere in questa prospettiva, non facendo il bastian contrario. E se poi Tommasi proponesse qualcosa di buono è giusto mettersi a disposizione. Non per fare un piacere a lui, ma a tutti i veronesi. Questo vale per il Consiglio Comunale e, a maggior ragione, per i parlamentari veronesi eletti, che sono quasi tutti di destra.
Ciò premesso, non significa però mettersi le fette di prosciutto sugli occhi.
Sarà un caso, ma a soli tre mesi dall’insediamento di Tommasi in città si ricominciano a vedere gli accattoni per le strade e le piazze, ai semafori e davanti ai supermercati. Sabato alle 11 di sera un clochard dormiva sdraiato sul Liston, in piazza Bra, in mezzo alla gente che passeggiava. Fate un giro per i supermercati: davanti all’ingresso sono tornati gli accattoni che, stravaccati per terra fingendo chissà quale disabilità, ti chiedono l’elemosina. Sembra di essere ritornati ai tempi dell’amministrazione Zanotto. Si comincia col chiudere un occhio e nel giro di qualche settimana ci si riempie di zingari che importunano i veronesi ad ogni piè sospinto. E questo non c’entra niente con la solidarietà. C’entra col degrado umano e col degrado urbano che il programma di Tommasi diceva di voler risolvere. E su questo, sempre per quello stesso bene della città per il quale chiediamo un’opposizione intelligente e costruttiva, non si può transigere: bisogna intervenire subito.