2.375 i cavalli di 60 razze  saranno i protagonisti della 124^ edizione di Fieracavalli riferimento per il settore equestre, con 12 padiglioni oltre alle aree esterne, per un totale di 128mila metri quadrati, 695 aziende espositrici da 25 Paesi e 200 eventi in calendario, tra competizioni, spettacoli e convegni, tutto nel segno della sostenibilità.

«Con Fieracavalli – ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – sappiamo di avere una grande responsabilità verso il mondo equestre, perché siamo la sua “casa”, apparteniamo a tutti i suoi protagonisti e li rappresentiamo da 124 anni. E’ questo lo spirito che ci ha guidato nell’ideare un’edizione con cui vogliamo dare il nostro contributo alla piena ripresa di un settore che ha un impatto complessivo sul Pil nazionale di oltre 3 miliardi di euro».
«Fieracavalli, oltre ad essere una manifestazione di riferimento nel portafoglio diretto di Veronafiere, è considerata un unicum nazionale e internazionale del settore – ha aggiunto l’amministratore delegato  Maurizio Danese -. Nel 2021, nonostante la presenza di alcune restrizioni per il Covid, abbiamo registrato più di 100mila presenze. Questo ci ha restituito il dato di un mondo vivo, attivo e che sta crescendo in termini di appassionati e fruitori. L’appuntamento di Verona si conferma così come un momento chiave ed in questo contesto Fieracavalli agisce come moltiplicatore del business delle aziende che partecipano, grazie anche al valore del proprio brand. Lo dice la survay di Nomisma secondo cui la rassegna è conosciuta dal 43% degli italiani, con circa 3 milioni di persone che dichiarano di averla visitata almeno una volta nella vita» ha concluso Danese.