A pochi giorni dalla clamorosa cessione di una aliquota importante del porto di Amburgo ai cinesi di Cosco – esattamente il 24,9% del terminal 3 – i porti europei hanno scelto per la loro guida un manager che coi cinesi non ha avuto problemi ad affrontarli e gestirli: il veronese Zeno D’Agostino, presidente dell’autorità portuale di Trieste, a sinistra nella foto, uno dei migliori manager italiani e uno dei massimi esperti al mondo di logistica. d’Agostino, già vice presidente di Espo dal 2020 ed eletto ai vertici della European Sea Ports Organisation (Espo) all’unanimità dei rappresentanti dei 23 Paesi membri dell’Associazione, nel corso dell’Assemblea generale svoltasi a Bruxelles.
Immediate le congratulazioni di Luca Zaia: «Non posso che esprimere soddisfazione per la nomina di un manager veronese alla guida del massimo organismo europeo dei porti. Un prestigioso incarico internazionale in cui Zeno D’Agostino, con le mani sul timone d’Europa, saprà dimostrare il suo talento, di cui ha già dato prova nei suoi sette anni alla guida del Porto Trieste. Oggi, se questo scalo è riconosciuto come uno dei principali terminal dei flussi tra Occidente ed Estremo Oriente, lo si deve proprio all’impegno profuso in questi anni. L’Associazione dei porti d’Europa ha scelto per la seconda volta un italiano, uno dei cento migliori manager del Paese, anche secondo la classifica di Forbes Italia – conclude il Governatore del Veneto -. Per l’intero sistema portuale nazionale significa avere una figura di riferimento che sa dialogare con il mondo imprenditoriale ed è stimato anche da quello dei lavoratori. Caratteristiche che guideranno D’Agostino anche in questa sfida internazionale, in cui i porti europei, da semplici scali di persone e merci, stanno evolvendo in un sistema integrato a sostegno della crescita economica dell’intero Mediterraneo».