Elisabetta Pellegrini, veronese, ingegnere, è stata chiamata da Salvini a dirigere la struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture, uno dei posti strategici per tutta la politica dei lavori pubblici a livello nazionale. Sarà da lei che passerà tutta la programmazione per il finanziamento e l’esecuzione delle opere pubbliche più importanti d’Italia.
E’ la prima donna a guidare questa struttura. Salvini l’ha ‘strappata’ a Zaia, dato che fino a ieri è stata uno dei più importanti dirigenti della Regione Veneto. Ha infatti guidato l’apparto tecnico dell’assessorato di un’altra donna veronese, Elisa De Berti, vice-presidente della Giunta e assessore alle Infrastrutture. In questo ruolo ha realizzato, tra le altre, una delle più importanti opere pubbliche del Veneto degli ultimi decenni, la Pedemontana veneta, con una gestione fra le più efficienti e trasparenti mai conosciute. Precedentemente era stata dirigente dell’Amministrazione Provinciale di Verona.
Elisabetta Pellegrini nel ruolo strategico che Salvini le ha assegnato sarà al centro di tutta la programmazione delle opere pubbliche che il governo Meloni s’è prefisso di fare attingendo anche ai fondi del Pnrr. Il ministro delle Infrastrutture ha più volte affermato che opera simbolo di questa grande programmazione sarà la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, che già i governi Berlusconi avevano annunciato di voler fare ma che poi non sono riusciti a realizzare.
Ma la posizione che è stata assegnata alla manager veronese è anche di un’importanza politica enorme, dato che il governo concepisce una grande campagna di opera pubbliche che notoriamente fungono da volano per il rilancio dell’economia.