In Italia il cancro dello stomaco è il quinto tumore per diffusione e il terzo per mortalità. Si tratta di una neoplasia di cui rimane sempre difficile la diagnosi precoce, anche se in questo senso ci sono stati dei miglioramenti e sono state individuate delle forme che hanno una base ereditaria. I casi continuano ad aumentare, anche se si stanno modificando le cause della malattia e s’allunga indice di sopravvivenza di coloro che ne sono colpiti grazie alle cure, sia oncologiche che chirurgiche. Recentemente sono state approvate due molecole per la terapia dei pazienti con tumore dello stomaco allo stadio avanzato che potrebbero cambiare le prospettive e le strategie terapeutiche di chirurghi e oncologi.
Al 7°Convegno nazionale sul tumore gastrico, promosso dall’Associazione “Vivere senza stomaco si può” e tenuto a Roma nei giorni scorsi i massimi esperti italiani hanno fatto il punto sullo stato della diagnosi, della prognosi e della terapia di questa neoplasia. Durante i lavori del congresso è merso il dato preoccupante che, dopo il calo degli ultimi decenni, da 2-3 anni i nuovi casi sono passati da 12.000 a 14.500. L’aumento è da mettersi in relazione con un’eziologia della malattia diversa da quella ch’era stata riscontrata in passato e da ricercare nei mutati stili di vita e per la quale si ipotizza un’origine autoimmunitaria legata alla dieta. Questo spiegherebbe la ripresa dell’incidenza del tumore che negli ultimi trent’anni si era decisamente ridotta.