Valdegamberi ha mandato al nuovo Governo la bozza del suo disegno di legge per il contenimento del numero dei lupi e il salvataggio dell’alpeggio e della montagna italiana. “Fare gli struzzi, come il precedente governo – ha detto- significa essere complici della sua morte”
“Non passa giorno senza che vi siano nuove predazioni negli allevamenti da parte del lupi. Oltre 200 in Lessinia in una sola stagione. L’economia rurale di montagna è già fortemente provata dai prezzi non remunerativi dei prodotti lattiero caseari”.
Secondo Valdegamberi di lupi in Lessinia ce ne sono troppi e le “ quotidiane predazioni rischiano di far sparire per sempre la pastorizia di montagna, con conseguenze negative sull’intero ecosistema. Il tentativo della convivenza con il lupo deve necessariamente prevedere di contenere lo stesso in numeri accettabili. Oggi, invece, i lupi la fanno da padrone, costringendo gli allevatori ad abbandonare la secolare pratica dell’alpeggio sulle nostre montagne. Il rischio non si limita agli animali di allevamento: sono in continuo aumento anche gli attacchi agli animali d’affezione e la presenza dei branchi attorno ai centri abitati è una minaccia anche per l’uomo”.
Da queste considerazione nasce il disegno di legge di Valdegamberi che mutua una Legge adottata dal Parlamento Federale Tedesco, dove la dimensione del problema è di gran lunga inferiore che in Italia. In Germania le rappresentanze sindacali degli agricoltori hanno con forza chiesto alla politica di intervenire e questa ha prontamente risposto, in modo trasversale, senza contrapposizioni ideologiche e con la condivisione di buona parte del mondo ambientalista. Hanno dato un forte esempio di serietà e pragmatismo, tutelando le produzioni montante e la conservazione dell’ambiente.
Il consigliere regionale Valdegamberi si appella ai rappresentanti del nuovo Governo e ai gruppi parlamentari, affinché si affronti con serietà il problema e non si faccia la politica dello struzzo. “La legge proposta, promuove un’applicazione più efficace della deroga alla protezione assoluta dei grandi carnivori, dando applicazione all’art. 16 della Direttiva Europea chiamata Habitat. Rappresenta un percorso già collaudato dal Parlamento tedesco e fattibile anche in Italia. La posta in gioco è il futuro della montagna italiana”.