“O Tommasi ha la sfera magica e sa per certo, prima dell’esito della relazione sull’operazione Compago, che Quaglino non ha sbagliato una virgola nel suo operato, oppure siamo spettatori di una clamorosa farsa orchestrata dal sindaco di Verona con l’aiuto del consigliere delegato di Agsm Aim non con l’obiettivo di fare il bene dell’azienda, e quindi dei cittadini veronesi, ma con l’unico scopo di liberare posizioni (leggasi “careghe”) per accontentare liste e partiti della sinistra che sostengono la maggioranza”. Così il consigliere comunale della Lega, Nicolò Zavarise (nella foto) in merito alla convocazione dell’assemblea finalizzata alla revoca del presidente di Agsm Aim Casali e della consigliera Vanzo da parte del sindaco Tommasi.
“Un’azione insensata che pare esclusivamente figlia di pressioni politiche” sostiene Zavarise, che precisa: “è grave che la fiducia venga a mancare solo nei confronti di due terzi e non di tutto il consiglio di amministrazione (il terzo componente è il consigliere delegato Quaglino). Ed è sospetto che questo avvenga in tutta fretta, da un sindaco sinora dormiente in fatto di decisioni prese, per di più a pochi giorni dall’esito dell’indagine sulla bontà o meno dell’operazione Compago. E se quell’indagine, commissionata dal cda, rivelasse invece che l’operazione straordinaria (di delega esclusiva di Quaglino) non fosse d’interesse per l’azienda?“.
“Se dovesse uscire che Tommasi ha revocato proprio chi nel cda di Agsm Aim ha agito per tutelare l’azienda, lasciando al suo posto chi invece voleva mettere in piedi un’operazione non di interesse, usando a quel punto l’azienda dei veronesi a proprio uso e consumo, allora il sindaco avrebbe un’unica cosa da fare per il bene dei suoi cittadini: dimettersi. Perchè non esiste che un sindaco per ragioni che potrebbero essere unicamente politiche revochi incarichi basandosi su interpretazioni del tutto personali, tra l’altro adducendo motivi del venir meno della fiducia nei confronti dei due membri del cda di dubbia concretezza, con l’unico scopo di accontentare qualche amico insoddisfatto”.