È lo scrittore Luca Di Fulvio il vincitore del premio della giuria popolare della IX Edizione del Premio “Emilio Salgari” di Letteratura Avventurosa, conclusasi sabato sera nella cornice di Villa Rizzardi a Negrar di Valpolicella. Il sessantacinquenne romano, con il suo La ballata della città eterna (Rizzoli, 2020), ha ottenuto il maggior favore da parte di biblioteche, circoli di lettori, associazioni culturali e lettori tout court, che hanno potuto votare il suo romanzo insieme a quelli degli altri due finalisti, già premiati in giugno insieme allo stesso Di Fulvio dal voto della giuria tecnica: si tratta di Gian Luca Barbera, con Mediterraneo (Solferino, 2021) e Orso Tosco, con London Voodoo (Minimum Fax, 2022).
Durante la serata, moderata e condotta da Andrea Campalto e Luca Crovi, componenti della giuria degli esperti, ciascuno degli autori ha ricevuto una copia della statua di Salgari posta innanzi alla Biblioteca Civica di Verona realizzata dallo scultore Sergio Pasetto, oltre ad un riconoscimento economico, mentre al vincitore Di Fulvio (assente sabato per motivi di salute) spetterà anche un premio aggiuntivo.
Il premio nasce dalla proficua collaborazione dell’Associazione “Ilcorsaronero” di Verona con il Comune di Negrar di Valpolicella e l’Università del Tempo Libero di Negrar (UTL) in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Negrar di Valpolicella, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, Valpolicella Veneto Banca, la casa editrice Il Rio-Oligo di Mantova, l’Azienda Agricola Cantina Corte San Benedetto, altri enti pubblici e privati, con il patrocinio della Provincia di Verona e del Comune di Negrar di Valpolicella e con il sostegno di varie associazioni culturali nazionali.
“L’appuntamento biennale del Premio Salgari affascina sempre – ha commentato a margine della serata di premiazione il sindaco di Negrar di Valpolicella Roberto Grison – e ci auguriamo che questa nona edizione, vinta da Di Fulvio con la sua bella Ballata, sia di ottimi auspici per la decima, nel 2024”.
Dello stesso tenore Massimo Latalardo, presidente dell’Università del Tempo Libero di Negrar: “Credo sia importante che questo premio, che in due fasi seleziona quelle che sono a giudizio di una giuria di esperti e successivamente di una giuria popolare le migliori opere letterarie in tema di letteratura avventurosa, possa in futuro continuare a crescere”.
Sull’importanza dell’iniziativa, anche nell’ottica di una complessiva rivalutazione e valorizzazione dello scrittore a cui il Premio è dedicato, si sofferma l’Assessore alla Cultura Camilla Coeli: “Siamo di fronte ad un premio importante, che non si limita ai due appuntamenti di giugno e novembre, ma che vive tutto l’anno grazie alla grande community che lo sostiene e ne segue il programma. Ed è importante anche perché rende il giusto merito ad un Emilio Salgari che ancora, in Italia, meriterebbe probabilmente maggiore apprezzamento. Non dimentichiamo che si tratta dello scrittore veneto più tradotto all’estero, e quello italiano più famoso nel mondo per quanto riguarda le opere di letteratura avventurosa”.