(aggiornamento ore 17.40) Sull’affaire AGSM AIM, Stefano Casali e il CDA chiedono oggi la revoca di Stefano Quaglino inserendo il dossier nel nuovo ordine del giorno dell’assemblea del 7 dicembre prossimo. Questa la nota dell’azienda: “In data odierna si è riunito il Cda di Agsm Aim Holding che ha deliberato la ratificata dell’intervenuta convocazione dell’Assemblea dei Soci richiesta dal comune di Verona e fissata per il 7 dicembre 2022 alle 14.30 ed ha deliberato l’integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci anteponendo ai punti già indicati nella convocazione i seguenti: Revoca per giusta causa dell’Amministratore e Consigliere Delegato Ing. Stefano Quaglino, delibere inerenti e conseguenti; Delibera dell’azione di responsabilità dell’Amministratore e Consigliere Delegato Ing. Stefano Quaglino. Il CdA rimette ai soci tutte le decisioni conseguenti”.
Il presidente di AGSM AIM, Stefano Casali sottolinea oggi come l’indagine indipendente richiesta dal CDA sulla vicenda Compago abbia evidenziato il lavoro svolto a tutela dell’azienda (e dell’azionista). Con una nota in prima persona, Casali auspica anche ulteriori iniziative legali per valutare eventuali responsabilità penali: «Certamente i sindaci Tommasi e Rucco soci di Agsm Aim , saranno orgogliosi dell’operato del CdA che ha svolto un importante lavoro a tutela della società. L’indagine condotta, su delega dell’intero CdA, dal consigliere Fabio Sebastiano, che a sua volta si è avvalso di professionisti indipendenti, autonomi e di indiscussa professionalità, ha evidenziato alcune criticità in merito all’operato della direzione. Peraltro il Sindaco Tommasi, ha chiesto la revoca solo dello scrivete e dalla consigliera Vanzo. Tutti i documenti sono , come sempre, a disposizione di Tommasi e Rucco, ed ovviamente sono pronto ad illustrare ai sindaci i risultati. Ora , auspico che in tutte le sedi preposte siano ampiamente intraprese tutte le iniziative ed azioni per accertare gli eventuali profili di responsabilità sulle condotte oggetto di analisi. Lascio ora, orgogliosamente e doverosamente cristallizzati ai soci tutti gli elementi necessari per le loro aggiornate valutazioni di competenza».
Nessuna risposta alla bordata di Flavio Tosi che in mattinata lo aveva attaccato frontalmente: «Casali è stato nominato dall’ex Sindaco Sboarina, ed è espressione della vecchia maggioranza. Ed è Casali che ha attribuito i poteri di consigliere delegato del Cda all’ingegner Quaglino, che non viene da Marte, sebbene ora Casali lo disconosca a seguito di una guerra interna che forse si è scatenata per alcuni tentativi di assunzione dei soliti amici degli amici che Quaglino ha stoppato». Sottolinea Tosi «…Ci sono alcune verità incontrovertibili: il Cda presieduto da Casali e con Casali presente ha ascoltato, accettato e avallato l’operazione Compago in ben quattro sedute, il 12 luglio, il 14 luglio, il 20 luglio e il 29 luglio, quando addirittura c’è stata l’approvazione unanime del Cda e proprio Casali ha ringraziato Quaglino per l’ottimo lavoro svolto. Infatti è del 17 agosto la delibera di Agsm Energia, società del gruppo Agsm-Aim che su incarico della holding ha concluso l’operazione Compago».
E infine, Tosi attacca la gestione Casali di Agsm-Aim sul personale «…Il Cda della holding dovrebbe rendere conto dei licenziamenti immotivati di dirigenti capaci ed esperti, tutti di parte veronese, che lavoravano in azienda da moltissimi anni; parallelamente ci sono state assunzioni assolutamente immotivate, basate su criteri di amicalità; e consulenze molto dispendiose, con soldi pubblici buttati al vento, vedi Eco Tirana».
Fonti interne sottolineano però come la politica del personale sia stata trattata direttamente dall’AD e Consigliere delegato Quaglino.
E a Flavio Tosi risponde il consigliere comunale Paolo Rossi: «Il presidente di Agsm Aim Casali non ha mai avuto nessuna delega o qualifica relativa ad assunzioni, gestione del personale a vario genere o consulenze di nessun tipo. Deleghe in capo esclusivamente al consigliere delegato Stefano Quaglino. Fa sorridere sentire accuse da parte dell’ex sindaco Flavio Tosi in tema di assunzioni da lui definite amicali, consulenze e operazioni dispendiose in Albania. Ci sarebbe da scrivere un libro sulle numerose assunzioni e collaborazioni operate infatti durante i 10 anni del suo mandato. Assunzioni a volte imbarazzanti, come ci ricordano le cronache dell’epoca. Senza dimenticare le faraoniche campagne di promozione e propaganda personale operate sempre dai suoi fedelissimi delle partecipate e spese di centinaia di migliaia di euro l’anno (soldi di cittadini) in sponsorizzazioni , campagne pubblicitarie e spese mastodontiche di rappresentanza. Tutte spese azzerate drasticamente dai managment targati Sboarina e dal presidente Casali stesso. Ci chiediamo inoltre con che faccia l’ex sindaco abbia il coraggio di parlare di operazioni dispendiose in Albania? Proprio lui fu infatti il promotore e l’artefice della nascita di EcoTirana, e per anni lo stesso Tosi ne rivendicó orgoglioso la paternità».
Rossi conclude: “In merito alle strampalate affermazioni dell’ex sindaco sull’operazione Compago e le presunte responsabilità del presidente Casali, è stato oramai accertato come l’operazione sia stata solamente ed illustrata da Quaglino al cda, che non l’ha mai deliberato, anzi l’ha stoppata come noto a tutti. Appare ormai sempre più evidente il doppiogiochismo di Tosi, a Roma alleato con la Meloni, a Verona a braccetto con Tommasi, che del resto alle ultime amministrative aveva sostenuto”.